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QUEL CHE UNA PIANTA RICORDA


             tina srotolate, mentre i geni inattivi giacciono nelle regioni
             più condensate.*
                Le proteine istoniche rappresentano uno dei fattori chiave
             nel determinare quanto devono essere strette le maglie della
             cromatina, e ciò è molto importante per la comprensione delle
             modalità di attivazione dell’FLC. Gli scienziati hanno scoperto
             che il trattamento con il freddo fa scattare una modifica nella
             struttura degli istoni (un processo chiamato metilazione) attor­
             no al gene FLC, che rende la cromatina in grado di essere im­
             pacchettata più strettamente. Ciò spegne il gene f l c , e la pianta
             è quindi in grado di fiorire. Questo cambiamento epigenetico
             (il tipo di istone attorno al gene) viene trasmesso dalla cellu­
             la madre alle cellule figlie per generazioni successive, e il gene
             FLC rimane inattivo in tutte le cellule anche dopo il placarsi del
             freddo. Una volta che il gene f l c  è stato spento, la pianta può
             attendere finché le altre condizioni ambientali non sono ideali
             per la fioritura. Nelle piante perenni, come le querce o le aza­
             lee, che fioriscono una volta ogni anno, il gene FLC deve esse­
             re riattivato dopo che la pianta ha fiorito, per inibire fioriture
             promiscue che potrebbero avvenire fuori stagione, fino a che
             non è trascorso l’inverno successivo. Ciò implica che le cellule
             riprogrammino il loro codice istonico, che apre la cromatina
             attorno al gene FLC, riattivandolo. Come ciò avvenga e come sia
             regolato il processo è attualmente materia di ricerca.15
                Questo meccanismo epigenetico di memoria cellulare non è
             specifico delle piante, e rappresenta la base di un gran numero
             di processi biologici e di malattie. L’epigenetica ha provocato un
             cambiamento di paradigma in biologia, perché va contro il clas­
             sico concetto genetico che gli unici cambiamenti trasmissibili da
             una cellula all’altra sono quelli a carico della sequenza del d n a .
             A essere davvero sorprendente è il fatto che l’epigenetica facili­
             ti la memoria non soltanto di stagione in stagione all’interno di
             un singolo organismo, ma anche di generazione in generazione.

             *  Una differenza principale dei tipi di cellule, come quelle del sangue rispetto
             a quelle epatiche delle persone, o del polline nei confronti delle cellule del­
             le foglie nelle piante, è la struttura della loro cromatina, la quale influenza i
             geni che vengono attivati.

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