Page 126 - Quel che una pianta sa
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QUEL CHE UNA PIANTA SA
cessità del freddo è un tratto dominante (proprio come nelle
persone gli occhi castani sono un tratto dominante rispetto a
quelli azzurri). Il gene specifico coinvolto si chiama FLC, acro
nimo per flowering locus C. Nella sua versione dominante, I’f lc
inibisce la fioritura fino a che la pianta non è stata sottoposta a
un periodo di vernalizzazione.
Una volta che la pianta ha attraversato un periodo di tempo
freddo, il gene FLC non viene più trascritto; il gene viene spento.
Ma ciò non significa che le piante cominceranno immediata
mente a fiorire: significa soltanto che le piante potrebbero fiorire
se cooperano altre condizioni, come la luce e la temperatura.
Pertanto, la pianta deve avere un modo per ricordare di aver
superato un clima freddo per mantenere spento I’f l c , anche se
da allora le temperature si sono rialzate.
Molti ricercatori hanno cercato di comprendere come la ver
nalizzazione spenga I’f l c e come questo rimanga in tale stato
una volta spento. Queste indagini14 hanno messo in evidenza
come al ricordo deU’inverno da parte della pianta sia intreccia
ta l’epigenetica. L’epigenetica riguarda le modificazioni dell’at
tività dei geni che non coinvolgono alterazioni nel codice del
DNA, come nel caso delle mutazioni, ma che, tuttavia, vengono
trasmesse dai genitori alla progenie.* In molti casi l’epigenetica
agisce attraverso modificazioni nella struttura del DNA.
Nelle cellule, il DNA è organizzato in cromosomi, che so
no ben più di semplici stringhe di nucleotidi. La doppia eli
ca del DNA si avvolge attorno a proteine chiamate istoni, for
mando quella che è nota come cromatina. Questa cromatina
può piegarsi ulteriormente compattando il DNA e le proteine
in strutture altamente condensate e stipate. Queste strutture
sono dinamiche: parti differenti della cromatina possono sro
tolarsi o impacchettarsi nuovamente. I geni attivi (quelli che
vengono trascritti) sono rintracciabili nelle aree della croma
* L’epigenetica abbraccia un’ampia gamma di modificazioni ereditarie indi-
pendenti dalla sequenza del d n a . Queste includono modificazioni chimiche
negli istoni, modificazioni chimiche del DNA (per esempio, la metilazione del
d n a - vedi p. 135), differenti tipi di r n a minori e proteine infettive note co
me prioni.
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