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QUEL CHE UNA PIANTA RICORDA


               Questa repressione dei germogli laterali è chiamata domi­
            nanza apicale, e l’annullamento di questa repressione costi­
            tuisce la base della potatura delle piante.  Quando lo vedete
            potare le siepi davanti a una casa, un giardiniere -  se agisce in
            maniera corretta -  sta in realtà rimuovendo i germogli apicali
             di ogni ramo, favorendo la crescita di altri germogli laterali, e
             quindi nuovi rami.
               In condizioni normali, se il germoglio apicale viene pota­
            to, entrambi i germogli laterali crescono uniformemente. Ma
            Dostàl notò10 che, se rimuoveva uno dei cotiledoni prima della
             asportazione del germoglio apicale, l’unico germoglio laterale
             a crescere era quello vicino alla foglia rimanente. Questo risul­
            tato può apparire un tipico caso di stimolo seguito da una rea­
            zione. Ma a un certo punto le cose cominciano a farsi davvero
            interessanti. Infatti, quando Dostàl ripeteva l’esperimento illu­
            minando la pianta con luce rossa, il germoglio laterale più vici­
            no al cotiledone assente cresceva, rivelando che ogni germoglio
            manteneva una capacità potenziale di svilupparsi.
               Le ricerche di Dostàl dovevano venire riprese da Michel
            Thellier11  all’Università di Rouen,  in  Normandia.  Membro
             dell’Accademia delle Scienze di Francia, lo studioso notò che
             dopo aver asportato il germoglio apicale della pianta da lui pre­
             scelta, la Bidenspilosa (nota anche come forbicina pelosa), en­
            trambi i germogli laterali cominciavano a crescere più o meno
            uniformemente. Ma se si limitava a ferire uno dei cotiledoni,
             allora cresceva soltanto il germoglio più vicino a quello integro.
            Per ottenere tale reazione, Thellier non doveva fare scempio
             del cotiledone; gli bastava pungere la foglia per quattro volte
             con un ago nello stesso momento della asportazione del germo­
            glio apicale, e questa piccola ferita era sufficiente a provocare
            una crescita asimmetrica dei germogli laterali.
               Quindi,  dove entra in gioco la memoria della pianta, in
             quello che appare come un altro tipico fenomeno di reazio­
            ne allo stimolo? Bene, a volte, nel corso di questi esperimenti,
            Thellier aumentava il periodo di tempo che intercorreva tra
            le ferite che infliggeva alla foglia e l’asportazione del germo­
            glio principale, portandolo fino a due settimane. E, meraviglia


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