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QUEL CHE UNA PIANTA RICORDA


              innescato artificialmente. Per fornire un raccolto, molte piante
              contano sulle fredde temperature invernali; molti alberi fiori­
              ranno e daranno frutti in seguito a un inverno freddo, e i semi
              di lattuga e di arabidopsis germogliano soltanto dopo un’on­
              data di freddo. Il vantaggio ecologico della vernalizzazione è
              evidente:  assicura che in seguito al freddo dell’inverno una
              pianta germogli o fiorisca in primavera o in estate, e non du­
              rante altre stagioni dell’anno, nelle quali la quantità di luce e
              la temperatura non sarebbero comunque in grado di sostene­
              re la crescita delle piante.
                 Per esempio, i ciliegi di Washington d c  di solito hanno la
              loro prima fioritura annuale intorno al Io aprile, quando vi so­
              no circa dodici ore di luce. Washington presenta anche circa
              dodici ore di luce solare a metà settembre, ma gli stessi cilie­
              gi non fioriscono mai in autunno: se lo facessero, il loro frutto
              non si svilupperebbe mai del tutto, dal momento che ben pre­
              sto giungerebbero i rigori dell’inverno imminente. Fiorendo
              appena all’inizio della primavera, i boccioli di ciliegio sono in
              grado di concedere ai loro frutti cinque mesi interi per matu­
              rare. Anche se la lunghezza del giorno è esattamente la stessa
              in aprile e in settembre, gli alberi sono in grado di distinguere
              fra i due periodi. Essi sanno che è aprile poiché rammentano
              l’inverno precedente.
                Le basi attraverso le quali una pianticella di grano oppure un
              albero di ciliegio ricordano l’inverno sono state chiarite soltan­
              to nell’ultimo decennio o giù di lì, soprattutto mediante ricer­
              che che hanno coinvolto la collaudata e affidabile arabidopsis.
              Questa cresce spontaneamente in un’ampia varietà di habitat
              naturali, dalla Norvegia alle Isole Canarie, e le differenti po­
              polazioni di Arabidopsis thaliana vengono definite ecotipi. Per
              fiorire, gli ecotipi di arabidopsis che crescono nei climi nordici
              necessitano della vernalizzazione, mentre quelli che crescono in
              climi caldi ne fanno tranquillamente a meno. Questa necessità
              della vernalizzazione è codificata nei geni degli ecotipi nordici.
              Se incrociate una pianta che per fiorire necessita dell’inverno
              con una pianta che ne fa a meno, la progenie avrà ancora bi­
              sogno dell’ondata di freddo per fiorire; geneticamente, la ne­


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