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QUEL CHE UNA PIANTA RICORDA


                 Questo segnale elettrico nella Venere acchiappamosche (e i
              segnali elettrici nelle altre piante) sono simili ai segnali elettri­
              ci che si producono nei neuroni degli esseri umani e di tutti gli
              animali in genere. Sia nei neuroni sia nelle foglie di Dionaea, il
              segnale può essere inibito da farmaci che bloccano i canali ioni­
              ci che si aprono nelle membrane quando il segnale elettrico at­
              traversa la cellula. Quando, per esempio, Volkov pretrattava le
              sue piante con una sostanza chimica che inibisce i canali del po­
              tassio nei neuroni umani,8 la trappola non si chiudeva in segui­
              to a un contatto o alla somministrazione di cariche elettriche.


              La memoria a lungo termine del trauma

                 Alla metà del ventesimo secolo il botanico cecoslovacco Ru­
              dolf DostàP portò avanti un lavoro, rimasto piuttosto ignorato,
              studiando quella che aveva definito “memoria morfogenetica”
              nelle piante. Quella morfogenetica è un tipo di memoria che
              in seguito influisce sulla forma e sullo stato della pianta. In al­
              tre parole, una pianta può andare incontro a uno stimolo, co­
              me uno strappo in una delle sue foglie oppure la rottura di un
              ramo, e non rimanerne inizialmente influenzata; ma quando
              cambiano le condizioni ambientali, essa può ricordare questa
              esperienza trascorsa e reagire modificando la propria crescita.
                 Gli esperimenti di Dostàl sulle pianticelle di lino illustrano
              cosa lui intendesse per memoria morfogenetica. Per apprez­
              zarli pienamente, occorre sapere qualcosa di più sulla fisiologia
              vegetale. Le pianticelle di lino emergono dal terreno con due
              grandi foglie chiamate cotiledoni. Al centro dei due cotiledoni
              si trova quello che è chiamato germoglio apicale, che si svilup­
              pa dallo stelo centrale della pianta. Quando questo germoglio
              cresce, sotto di esso emergono due germogli laterali, ognuno
              di fronte a una delle foglie. In condizioni normali, i germogli
              laterali sono dormienti, ovvero non crescono. Tuttavia, se il
              germoglio apicale viene danneggiato oppure asportato, allora
              quelli laterali cominciano a crescere, si estendono e ognuno di
              loro forma un nuovo ramo nel quale il germoglio laterale di­
              venta germoglio apicale.


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