Page 113 - Quel che una pianta sa
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QUEL CHE UNA PIANTA RICORDA
Le querce e i pini, e i loro fratelli della foresta,
hanno visto sorgere e tramontare così tanti soli, e
visto andare e venire così tante stagioni, e svanire
nel silenzio così tante generazioni, che possiamo
ben chiederci cosa sarebbe per noi “la storia degli
alberi”, se questi avessero la lingua per narrarce
la, oppure se le nostre orecchie fossero abbastanza
sensibili da comprenderla.
MAUD VAN BUKEN, Quotations for Special Occasioni
I ricordi assorbono una buona parte delle divagazioni men
tali giornaliere di una persona comune. Possiamo rammentare
una festa particolarmente divertente, i giochi praticati da bam
bini, o un particolare evento buffo capitato in ufficio il giorno
precedente. Possiamo richiamare alla memoria un tramonto
mozzafiato visto una volta sulla spiaggia, ma anche esperienze
particolarmente traumatiche e spaventose. La nostra memoria
dipende dagli input sensoriali: un odore familiare o la canzone
preferita possono sollevare un’onda di ricordi dettagliati che ci
riportano in un particolare luogo e in un particolare momento.
Come abbiamo visto, anche le piante beneficiano di abbon
danti e diversificati input sensoriali. Ma esse ovviamente non
hanno ricordi come i nostri: non tremano al pensiero della sic
cità, né sognano i raggi del Sole estivo. Loro non patiscono l’es
sere rinchiuse all’interno di un vaso, e una precoce emissione di
polline non le mette in ansia. Al contrario della Nonna Salice
del Pocahontas di marca Disney, i vecchi alberi non ricordano
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