Page 117 - Orto. Dal balcone al campo.
P. 117
con gli altri nel caso di un orto urbano condiviso:
stabilite delle regole collettive condivise;
riunitevi con costanza: le riunioni periodiche sono l’occasione per scambiarsi le idee,
condividere le preoccupazioni e collaborare meglio;
comunicate: annotare su un quaderno o una lavagna le attività svolte è utile per
condividere ciò che si fa anche quando non si è insieme agli altri;
attività di gruppo: stabilite dei momenti collettivi in cui realizzare i grandi lavori
importanti per la vita dell’orto;
progettazione partecipata: ricordate che l’orto è di tutti e di nessuno, un orto collettivo
va realizzato stimolando il più possibile chiunque a dare un parere personale. Più la
progettazione è orizzontale, meglio andranno le cose.
Come si realizza
Proviamo a ipotizzare un progetto per un orto urbano coltivato collettivamente.
Una buona base da cui partire è il progetto dell’orto minimo (vedi capitolo omonimo).
Superficie ideale: 1000 metri quadrati.
zona 1: coltivazione ortaggi;
zona 2: coltivazione aromatiche;
zona 3: coltivazione frutta;
zona 4: coltivazione piccoli frutti;
zona 5: spazio naturale;
zona 6: spazio di condivisione.
Per la realizzazione dell’orto, consiglio di seguire lo schema impostato nel capitolo dedicato
all’orto minimo. Ecco qualche altro suggerimento utile per rendere l’orto più interessante.
Zona 1: ortaggi
Rispetto al progetto dell’orto minimo, nell’orto urbano l’obiettivo è l’accessibilità, quindi
coltivate al massimo 8 aiuole. Le misure si restringono molto, tenete conto degli spazi per i
camminamenti tra un’aiuola e l’altra, che non dovrebbero essere più stretti di 40 cm. Vi
consiglio di sperimentare diversi metodi di coltivazione, realizzati insieme: in cassone, a
cumulo e rialzato. In questo modo l’orto diventa anche didattico, mettendo in mostra soluzioni
differenti.
Zona 2: aromatiche
Diversamente dai suggerimenti contenuti nella parte relativa all’orto minimo, qui daremo alle