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L’immenso patrimonio immobiliare del Vaticano
La banda del buco
La Chiesa, è noto, possiede un patrimonio immobiliare sterminato e unico al mondo.
Nessuno però sa a quanto ammonti. Nemmeno all’interno della curia. Alcuni dati
vengono riportati nei bilanci, ma gli uomini della commissione voluta da Francesco
hanno scoperto che non sono attendibili. Il solo patrimonio dell’Apsa, tra unità
commerciali, residenziali e istituzionali, risulta valere ben sette volte di più rispetto a
quanto viene riportato nei documenti contabili. E il valore di mercato riferibile sempre
solo al patrimonio Apsa ammonta a ben 2,7 miliardi di euro, un dato che per la prima
volta la commissione Cosea riesce a documentare con precisione.
Leggerezza e furbizia sono inoltre i tratti distintivi della gestione delle locazioni, non
solo di immobili ceduti a personale afferente alla Santa sede – abbiamo già raccontato
delle principesche residenze a costo zero di alcuni cardinali – ma anche di case affittate
da tantissime figure esterne, collaboratori o semplici amici. Abbiamo avuto accesso in
esclusiva a tutti i rapporti locativi avviati dall’Apsa. Su circa cinquemila immobili, per
la maggior parte in zone centrali di Roma o nella Città del Vaticano, i canoni richiesti
risultano inferiori a 1000 euro al mese. Centinaia di rapporti rientrano nella cosiddetta
voce A0, una sigla riferita nelle carte che abbiamo visionato agli «Affitto zero».
Altrettanti affittuari pagano canoni inferiori ai 100 euro all’anno. Avete letto bene:
all’anno. Uno in particolare, forse tra i più fortunati vista l’ubicazione del suo
appartamento, in pieno centro a Roma, paga come vedremo 20 euro di affitto all’anno.
La casa è uno status symbol in curia, dimostra quanto realmente conta chi ci abita.
Favoritismi e scelte opportunistiche sono poi all’ordine del giorno. La commissione
scopre che una tra le principali banche italiane, Banca Intesa, ha pagato per una sua
sede in affitto e di proprietà del Vaticano un deposito cauzionale di solo 1864 euro.
Situazioni grottesche e paradossali, che diventano inaccettabili se confrontate con
quelle di ogni comune cittadino. Tutto questo lo abbiamo potuto documentare in
esclusiva grazie alle carte riservate dei fedelissimi di Francesco.
Prima di entrare nel vivo della gestione di questo immenso patrimonio immobiliare, è
importante raccontare alcune storie a oggi del tutto inedite che fotografano alla
perfezione l’atmosfera e le persone con cui Francesco e i suoi uomini hanno a che fare.
L’incredibile avidità dei prelati pare non avere limiti, come dimostra questa vicenda