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Lo Ior ricicla denaro sporco
L’inchiesta e lo scandalo finiscono nelle tv e sui giornali di tutto il mondo: dagli Usa al
Giappone. Fino a oggi non si è mai saputo cosa sia successo dopo l’arresto. La tensione
tra vecchia e nuova guardia nei sacri palazzi è sempre più alta. Solo cinque giorni dopo
le manette, il 3 luglio, nella riunione riservata dei cardinali in cui Francesco annuncia
la nascita della commissione d’inchiesta Cosea, il neopresidente dello Ior, Ernst von
Freyberg, ben evidenzia ai porporati e al papa i rischi di una situazione che sta
emergendo dai conti presso la banca e che potrebbe ulteriormente allargarsi:
Che tipo di problema abbiamo? Sono soprattutto persone fisiche che utilizzano i loro conti per operazioni illegittime,
riciclaggio in tutti i sensi. Possono essere membri del clero, possono essere persone laiche, non c’è una regola dove il
rischio sia più alto.
È forse la prima volta che il presidente dello Ior ammette che la banca ricicla denaro.
O, meglio, è la prima volta che veniamo a sapere che dentro il Vaticano sono
perfettamente consapevoli delle attività illegali dello Ior. È una dichiarazione
clamorosa che conferma i tanti sospetti maturati dopo gli scandali degli anni Ottanta e
fino a oggi. Sospetti sempre smentiti dai comunicati stampa ufficiali. Addirittura per
decenni il Vaticano nemmeno confermava che lo Ior fosse una banca.
Il consesso, certo, è a porte chiuse. Von Freyberg è convinto che le sue parole mai
sarebbero uscite da quella stanza, custodite come inconfessabili segreti dai cardinali e
dagli alti dirigenti presenti. Invece oggi questo incredibile intervento trapela e diventa
pubblico. Von Freyberg si spinge anche oltre. Fa capire ai presenti che la caccia ai
riciclatori non è facile, possono essere correntisti religiosi o laici. In pratica, ogni
deposito è sospetto.
Penso che non sono tanti casi, tutti quelli riportati dalla stampa li ho controllati io stesso, nel primo giorno, sul
computer e non c’erano. […] Quello che è vero è che c’era questo conto di Scarano, e questo è un conto che, a
guardarlo oggi, non è stato giusto da dieci anni, ma è un professionista del riciclaggio… questo non andava bene. […]
Il nostro problema è il seguente: viviamo in un triangolo di fatti veri come Ambrosiano, come Scarano; di voci false,
come Osama Bin Laden e tutti quegli altri; e di un silenzio totale da parte nostra.
Affermazioni molto forti e sorprendenti riferite a un monsignore che fino a poche
settimane prima aveva un ruolo molto influente in Vaticano. Come è stato possibile che
per tanto tempo abbia potuto agire indisturbato? Su quali connivenze ha potuto contare?