Page 63 - Via Crucis
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la  prima  segnalazione  di  abuso,  scriverà  di  suo  pugno  una  lettera  in  cui  chiede  la

          propria riduzione allo stato laicale.
            L’inchiesta televisiva, nel corso della quale furono raccolte le testimonianze di cinque
          ragazzi che raccontano di abusi subiti tra il 1980 e il 2005, gettò un’ombra su Calcagno

          ma non determinò rallentamenti nella sua fulgida carriera. Appena quattro giorni prima
          di diventare papa, l’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio, incalzato dai giornalisti a
          proposito  della  partecipazione  al  conclave  di  un  personaggio  come  il  cardinale
          Calcagno, preferì non rispondere alle domande.
            Il  presidente  dell’Apsa  è  entrato  nelle  cronache  recenti  anche  per  una  stravaganza

          molto singolare se attribuita a un prelato: la passione per le armi. Il giornalista Mario
          Molinari di «Savonanews» ha raccontato della ricca collezione privata del cardinale:
          revolver, magnum Smith&Wesson calibro 357, una carabina di precisione Remington

          7400, un fucile a pompa Hatsan modello Escort e parecchio altro. Tutto con regolare
          porto d’armi e denuncia di proprietà. Un piccolo arsenale di pezzi d’epoca e moderni,
          che il cardinale usa al poligono, dove risulta iscritto con tessera rilasciata nel 2003.
          Alla richiesta di chiarimenti, Calcagno avrebbe risposto con i toni tranquillizzanti degni
          di un buon curato di campagna: «È tutto custodito in un armadio chiuso a chiave».

            I  rapporti  tra  Calcagno  e  Francesco  sono  buoni  solo  formalmente.  Il  pontefice
          argentino è diffidente nei confronti di tutta la vecchia guardia che gestisce in modo poco
          chiaro i conti della curia.

            Pochi sanno che in Vaticano sono attive due banche. Oltre allo Ior, l’Istituto opere di
          religione, c’è appunto l’Apsa, un ente poco conosciuto seppur rappresenti uno snodo
          nevralgico. È noto in tutto il mondo come la banca centrale. In particolare, una delle sue
          due sezioni, quella straordinaria, svolge una funzione delicata e di rilievo. Si occupa
          d’investimenti in titoli e obbligazioni. Amministra conti correnti e depositi. In pratica,

          gestisce la liquidità della Santa sede. Fino al novembre del 2013, amministratore del-la
          sezione  straordinaria  dell’Apsa  è  stato  Paolo  Mennini,  figlio  di  Luigi  Mennini,  lo
          storico braccio destro di monsignor  Paul  Casimir  Marcinkus, il prelato più discusso

          nella storia della Chiesa, uno dei protagonisti dello scandalo del Banco Ambrosiano
          che portò alla morte del «banchiere di Dio» Roberto Calvi.             47
            Anche dall’Apsa arrivano gravi problemi per il pontificato di Francesco.
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