Page 51 - Via Crucis
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di san Pietro. L’incontro è stato molto cordiale, ma non abbiamo acquisito nuove conoscenze. Si dice che una parte
dell’obolo venga utilizzata per pagare il deficit della curia, l’altra parte è per i compiti (impegni) del santo padre, ma
non per la costituzione di riserve. Alla richiesta di maggiori dettagli, non hanno voluto rivelare di più.
Come mai tanto mistero? Senza quei dati si rischia di bloccare l’indagine sulle finanze
del Vaticano. Un’indagine voluta direttamente dal santo padre. La preoccupazione
aumenta. Al presidente Zahra arrivano altre lamentele, sempre da parte dei consulenti.
Una prima area che manca è sicuramente l’Obolo di san Pietro, dove non ci hanno dato accesso a una visione
completa delle raccolte e della gestione di quei fondi (stiamo parlando di almeno 30-40 milioni di euro, ossia il netto
delle entrate totali meno il finanziamento alla segreteria di Stato e all’Apsa). Una seconda area che manca è in
parole povere «quello che non ci stanno dicendo». Non sappiamo se altri fondi o beni sono tenuti al di fuori dei bilanci
della segreteria di Stato, oltre all’Obolo di san Pietro.