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padre il 18 febbraio 2014, dopo sei mesi di inchiesta. Cosea suggerirà di «definire un processo chiaro e coerente per
gestire i fondi a favore delle cause dei santi e delle cause povere».
29 Ibidem.
30 Ibidem.
31 Ibidem.
32 Ibidem.
33 È questa infatti la cifra che monsignor Vallejo Balda indicherà ai vari membri di Cosea nella riunione del 14
settembre 2013.
34 Rolando Marranci verrà nominato poco dopo, il 30 novembre 2013, e con diversi pareri contrari, direttore generale
dello Ior. Il nuovo incarico è così annunciato da padre Federico Lombardi, portavoce della Santa sede: «Con la nomina
di Marranci cessa l’interim che aveva assunto il presidente Ernst von Freyberg all’indomani delle dimissioni presentate
dal direttore generale Cipriani (Paolo Cipriani, nda) e dal suo vice Tulli (Massimo Tulli, nda)». Le dimissioni di Cipriani
e Tulli risalgono al luglio del 2013. Entrambi risultano coinvolti in un’inchiesta giudiziaria attualmente giunta a processo
a Roma�per violazione, da parte dello Ior, degli obblighi previsti dalle norme antiriciclaggio. I fatti contestati
riguarderebbero il trasferimento di 23 milioni di euro passati dal Credito Artigiano alla J.P. Morgan Frankfurt (20
milioni) e alla Banca del Fucino (3 milioni).
35 Come emerge con chiarezza dal primo punto del «Rapporto riservato sulle decisioni operative prese nel meeting n.
3» della commissione Cosea.