Page 62 - Peccato originale
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fortemente critica: si rifiuta di firmare il provvedimento.
                La richiesta di Pignatone, seppur priva della firma di chi

                da anni coordinava l’indagine per recuperare la verità su
                Emanuela,  viene  accolta  e  tutti  i  giudici,  nei  gradi

                successivi,  condividono  l’impostazione  del  procuratore
                capo. Fino al 6 maggio 2016, quando la Cassazione chiude
                definitivamente il caso.

                    Nell’ottobre successivo, il regista Roberto Faenza porta
                nelle sale cinematografiche La verità sta in cielo, un film

                sulla  storia  di  Emanuela  Orlandi.  Nell’ultima  scena  si
                svela l’incontro tra un magistrato e un monsignore, che si
                accordano per darsi reciproco aiuto. Nessuno però ha mai

                voluto  approfondire  la  notizia  racchiusa  in  quella  scena,
                sebbene  il  regista  abbia  spiegato  che  era  tutto  vero:

                «Molte  pellicole  iniziano  avvertendo  lo  spettatore  che
                persone  e  avvenimenti  sono  frutto  di  invenzione.

                Avvertenza il più delle volte enunciata per evitare grane.
                Questo  film,  al  contrario,  cita  persone  con  i  loro  nomi  e

                                                                                         11
                cognomi, insieme a fatti realmente accaduti».   E infatti
                tutti  gli  ulteriori  elementi  svelati  in  questo  libro
                sviluppano quanto accennato nel film, trovando riscontri e

                inquietanti approfondimenti sulla trattativa avviata dalla
                procura  di  Roma  con  esponenti  di  rilievo  del  Vaticano  e

                portata avanti per mesi nell’assoluta segretezza.


                L’ultima  speranza  della  famiglia  Orlandi  a  questo  punto

                rimaneva  la  promessa  fatta  al  fratello  della  ragazza  dal
                segretario di Stato Parolin di parlarne con papa Francesco.

                Così,  poco  prima  della  Pasqua  del  2017,  il  segretario  di
                Stato  riconvoca  nel  suo  ufficio  in  Vaticano  il  fratello  di
                Emanuela.  L’incontro  avviene  nello  stesso  salottino  del

                precedente.  Parolin  entra  subito  nell’argomento:  «Ho
                parlato  con  Francesco  –  ricorda  Pietro  Orlandi  –,  c’è

                molta chiusura su questo tema. Mi rendo conto che è una
                questione  complicata».  Poche  parole,  che  tolgono  ogni




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