Page 204 - Peccato originale
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pontificato s’indebolisce, dando ossigeno ai vecchi poteri.
                È  possibile  ritenere  che  qualche  volta  chi  lo  deve

                informare non gli offra tutti i dati indispensabili per una
                scelta in coscienza, ben consapevole di indurre all’errore il

                pontefice, per approfittarne in futuro.
                    Una  delle  accuse  più  frequenti  rivolte  a  Francesco  è
                proprio quella di non saper scegliere i propri collaboratori.

                Molte  delle  nomine  fatte  da  Bergoglio  sono  criticate  per
                vari motivi. In alcuni casi il papa le difende, in altri casi

                ammette  di  aver  commesso  un  errore.  Ma  la  maggior
                parte delle volte non vuol sentire ragioni.
                    La  prima  critica  gli  venne  mossa  nel  2013,  quando

                Francesco  decise  di  nominare  come  prelato  dello  Ior
                monsignor  Battista  Ricca,  sacerdote  che  il  papa  conosce

                bene  in  quanto  direttore  delle  case  di  ospitalità  del
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                Vaticano.   L’accusa nei confronti di Ricca è partita dalle
                colonne          de       «l’Espresso»:            «Ricca          ha       trascorsi
                omosessuali».  Il  papa  viene  bersagliato  di  critiche.

                Quando, sul volo di ritorno da Rio de Janeiro, gli chiedono
                chiaramente  cosa  intenda  fare,  lui  chiude  la  questione:
                «Ho fatto quello che il diritto canonico manda a fare, che è

                la  investigatio  previa.  E  da  quella  investigatio  non  c’è
                niente di quello di cui lo accusano, non abbiamo trovato

                niente di quello. Questa è la risposta».
                    Altra  nomina  sbagliata  fatta  dal  papa  è  quella  di

                Francesca  Immacolata  Chaouqui,  membro  di  Cosea,  la
                Commissione  referente  di  studio  e  di  indirizzo

                sull’organizzazione                 della          struttura           economico-
                amministrativa della Santa sede, condannata a dieci mesi
                di reclusione nel processo per la diffusione di documenti

                riservati. Sul caso Chaouqui il papa, interpellato più volte
                alcuni giorni dopo la nomina, persino da alti prelati della

                segreteria di Stato, ha rispedito al mittente ogni critica.
                    Dopo il cosiddetto scandalo Vatileaks 2, al contrario di
                quanto  successo  con  Ricca,  Francesco  ha  ammesso  lo




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