Page 208 - Peccato originale
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inverosimile,  vista  l’alta  reputazione  di  cui  gode  Milone
                nel  mondo  finanziario.  «È  uno  psicodramma  che  si

                ripete»  commentano  alcuni  in  Vaticano.  Questa  vicenda,
                mentre il libro va in stampa, sembra solo agli inizi, foriera

                di ulteriori sviluppi.
                    Un  altro  caso  analogo  ha  riguardato  il  custode
                dell’ortodossia,  Gerhard  Ludwig  Müller,  conservatore

                critico  di  Bergoglio.  Non  gli  è  stato  rinnovato  l’incarico
                dopo  i  tradizionali  cinque  anni,  ed  è  stato  sostituito  dal

                gesuita  spagnolo  Luis  Francisco  Ladaria  Ferrer,  lambito
                appena  qualche  mese  prima  dall’ombra  di  non  avere
                denunciato in passato un sacerdote pedofilo.



                Tutte  vicende,  queste,  che  denunciano  un  unico  fatto:  la

                spinta  riformista  di  questo  pontificato  ha  avuto  poche
                risorse, scarso ossigeno per crescere, formarsi e portare a
                termine i tanti progetti che erano stati messi in cantiere,

                almeno sulla carta, nei primi sei mesi. All’epoca sembrava
                di vivere la «primavera» della curia, con tanti progetti per

                un  nuovo  modello  di  governo  dello  Stato,  figlio  di  una
                spinta  riformista.  Questo  non  è  avvenuto.  La  vecchia

                guardia  è  arretrata,  ha  compiuto  qualche  passo  indietro,
                ma  solo  in  apparenza,  per  ricompattarsi  rapidamente,

                forte  del  fatto  che  certe  leve  del  potere  sono  rimaste  in
                salde  mani  amiche.  Francesco,  imbattibile  sia  nella
                capacità  di  attrarre  consenso,  sia  nelle  mosse  essenziali

                per ridare centralità alle scelte geopolitiche, in curia perde
                caratura e forza.

                    Due  fili  rossi,  quello  del  sangue  e  quello  dei  soldi,  si
                intrecciano,  rallentando  o  addirittura  soffocando  le
                riforme, annodando misteri e scandali mai svelati in una

                trama  che  tormenta  ogni  pontificato.  A  questi  due  fili
                bisogna però aggiungerne un terzo, quello del sesso, delle

                umane debolezze e dei desideri più ignobili che non solo
                condizionano  la  vita  di  alcuni  pastori,  ma  arrivano  a




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