Page 44 - Io vi accuso
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reale delle condizioni di abbondante liquidità che si riscontrano sul
mercato finanziario». Gli impieghi bancari «continuano a diminuire» ed è
«difficile che le molte ragioni sottostanti all’inaridimento dei flussi
creditizi (necessità di ricapitalizzazione degli istituti bancari, elevata
incidenza delle sofferenze, stringenza dei vincoli prudenziali imposti da
Basilea III) possano venire meno nel volgere di pochi mesi». E per quanto
la Corte dei conti faccia sapere che per la fine del 2015 si prevede un
cambio di rotta, i numeri non sono ancora confortanti. Come dimostra il
grafico, sebbene si stia riducendo la contrazione del credito, il saldo dei
prestiti rimane negativo.
La restrizione creditizia. Prestiti alle Pmi; variazioni percentuali
Periodo Prestiti alle Pmi
Dic 2012 -2,90%
Mar 2013 -3,20%
Giu 2013 -3,70%
Set 2013 -3,10%
Dic 2013 -3,90%
Mar 2014 -3%
Giu 2014 -2,20%
Set 2014 -2,70%
Dic 2014 -2,40%
Mar 2015 -2,40%
Fonte: Banca d’Italia
In parole povere, se il termometro ieri segnava 30 gradi e oggi 28, possiamo
dire che fa meno caldo ma non è il caso di aprire l’armadio e mettersi il
cappotto. Ma torniamo al «favore» fatto agli istituti di credito dal governo
Letta. Come fanno sapere le principali associazioni in difesa del cittadino,
tutti i grandi colossi hanno attinto ai nostri soldi (ricordiamo che le banche
sono società di capitali privati e non pubblici): Intesa Sanpaolo, che detiene
il 30,3 per cento del capitale di Bankitalia, ha avuto 2 miliardi di euro netti
mentre Unicredit, che ne detiene il 22 per cento, ha ricevuto ben 1,452
miliardi di euro. Tutti gli altri a seguire. Buona parte di questo denaro,
dunque, è servito a ripianare le perdite delle banche, non certo a dare