Page 41 - Io vi accuso
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La banca assicura i propri rischi ma con i soldi del cliente



          Poco prima della chiusura di questo libro mi chiama al telefono un altro ex
          collega che con voce sommessa ma chiaramente meravigliata mi dice: «Ora

          è  il  momento  delle  “assicurazioni  sui  crediti  commerciali”.  Questi  sono
          davvero  impazziti».  Mi  faccio  spiegare  meglio  di  cosa  si  tratta.
          «L’invenzione dell’ultima ora è piazzare ai nostri correntisti affidati, anche
          se morosi per difficoltà temporanea o addirittura in conclamata crisi, una

          polizza contro i rischi che gli stessi hanno nei confronti dei loro clienti. Ci
          stanno facendo la formazione e siamo sotto pressione.» Spieghiamo con un
          esempio  concreto  il  meccanismo  diabolico.  La  Vesuvio  srl  è  una  piccola
          impresa  che  produce  borse  in  pelle  per  il  mercato  locale.  Fornisce

          soprattutto negozianti di scarpe e di articoli di pelletteria che, con la crisi
          ormai  imperante  dal  2008,  difficilmente  sono  puntuali  nei  pagamenti.
          Alcuni sono proprio morosi. Per cautelarsi contro il rischio di insolvenza, la
          Vesuvio,  nel  momento  in  cui  i  clienti  (anche  nuovi)  fanno  degli  ordini,

          stipula una polizza – sotto suggerimento della banca – con una compagnia
          assicurativa  che  garantisce  il  credito  e  che  restituisce  alla  Srl,  in  caso  di
          insolvenza, quanto pattuito con il proprio cliente: «Di solito tra l’80 e il 90
          per  cento  dell’importo  della  fattura»  mi  spiega  l’uomo,  che  mi  mostra

          anche la relativa circolare.
              Il costo di queste assicurazioni, estremamente specialistiche e offerte da
          pochi dealers  sul  mercato,  è  molto  alto  ed  è  rapportato  soprattutto  al
          fatturato del fornitore, in questo caso della Vesuvio, e a certi parametri dei

          singoli clienti di quest’ultima.«Mediamente per un’azienda con 10 milioni
          di fatturato il costo di una polizza assicurativa per i crediti commerciali può
          essere  anche  di  42.000  euro.  Una  cifra  esorbitante,  da  pagare  subito  in
          un’unica soluzione al momento della stipula del contratto» mi racconta il

          bancario  mostrandomi  i  dati.  Un  business  che  le  banche  non  hanno
          intenzione di farsi sfuggire. Semplicemente «collocando», cioè vendendo il
          prodotto  di  una  compagnia  di  assicurazione,  l’istituto  guadagna  il  24  per
          cento: nel caso della Vesuvio «10.000 euro tondi tondi».

              Leggendo la circolare la cosa che mi fa inorridire è che «la durata della
          polizza è annuale con rinnovo automatico (sussiste sempre la possibilità di
          disdetta a scadenza)». Avete capito bene. Rinnovo automatico. E chi tra i
          clienti affidati darebbe una disdetta? «Nessuno. Le aziende che la stipulano

          sono  sotto  ricatto  della  banca:  chiunque  avrebbe  paura  di  innescare  una
          reazione  a  catena  ritorsiva  che  porterebbe  fino  alla  richiesta  di  rientro
          immediato  per  il  cliente,  per  un  qualche  imprecisato  motivo.  Questo  i
          manager  lo  sanno  benissimo,  tanto  che  la  possibilità  di  disdetta  la

          riportano tra parentesi, quasi fosse un’informazione marginale. Inoltre, la
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