Page 20 - Io vi accuso
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suore accusate di associazione a delinquere. Nella vicenda sarebbe
coinvolto anche l’allora presidente della commissione Bilancio di Palazzo
Madama, Antonio Azzollini (per il quale il Senato, il 29 luglio 2015, ha
respinto la richiesta d’arresto). Come è emerso dalle indagini, l’impulso
decisivo per la chiusura dell’inchiesta è stato dato dallo Ior, che ha fornito
alla Procura di Trani l’accesso ai conti correnti riferibili alla clinica
vaticana. Grazie a questa «concessione», abbastanza insolita vista la
riservatezza con cui opera da sempre la banca del Vaticano, i finanzieri
hanno fatto ulteriori scoperte e hanno sequestrato «circa 32 milioni di euro
più un immobile destinato a clinica privata a Guidonia, vicino Roma,
appartenente all’ente ecclesiastico Casa di Procura Suore Ancelle della
Divina Provvidenza» recita l’Ansa in un lancio dell’11 giugno 2015. Il
denaro e lo stabile, secondo l’accusa, sarebbero stati fittiziamente intestati
ad altri enti ecclesiastici paralleli gestiti dalle suore della Congregazione nel
loro tentativo di sottrarsi ai creditori della clinica pugliese e quindi anche
allo Stato (a cui spettano circa 350 milioni). Una bella fetta di
responsabilità in queste operazioni ce l’hanno proprio le banche che sono
disposte a tutto, anche a essere complici, pur di salvare un sistema di
coperture e distrazione di capitali.