Page 22 - Io vi accuso
P. 22
all’Ufficio italiano finanziario deve essere partita quando mia moglie
Carmela ha depositato poco più di 700 euro in un unico versamento: in
quella circostanza il funzionario le ha fatto mille domande sulla
provenienza di quei soldi.» La donna non ha remore a raccontare la verità:
«Mio marito aveva il vizio del videopoker, l’ho scoperto perché spesso
risultavano degli ammanchi di cassa. Noi non avevamo personale e quindi
non poteva che essere lui a prelevare il denaro di nascosto. Giocava
nell’altro bar del quartiere ed ero l’unica a non saperlo. In seguito, quando
mi è stato riferito, mi sono imposta e ho cominciato a gestire solo io le
finanze. Per assurdo, sarebbe stato meglio continuare a sperperare i soldi
con le macchinette». Quella di Carmela è ovviamente una provocazione.
«Ho fatto tre versamenti che andavano oltre i soliti 200-250 euro, il più
alto è stato di 800 euro. Per ben due volte abbiamo ricevuto la visita della
Guardia di finanza, che in un’occasione ci ha fatto anche una multa
salatissima per mancato rilascio dello scontrino fiscale. Per pagarla
abbiamo dovuto lavorare tre mesi senza metter via un euro.» Quando la
donna si è ritrovata davanti il funzionario di banca artefice della
segnalazione, alla domanda sulle ragioni di un tale accanimento, lui ha
risposto laconico: «Ho semplicemente fatto quello che prevede la legge». È
evidente che marito e moglie non abbiano santi in paradiso.