Page 77 - Avarizia
P. 77

I cacciatori di miracoli


             In Vaticano circola una battuta: “Se vuoi diventare santo devi
          passare per lo studio dell’avvocato Ambrosi”. Più che un motto di

          spirito, è un dato di fatto: da quasi quarant’anni Andrea Ambrosi è il
          principe indiscusso dei postulatori vaticani, un professionista
          riservato capace di far beatificare decine e decine tra frati e martiri,

          sacerdoti e suore, laici e religiosi, imperatori e cardinali. A oggi,
          sono ancora centinaia i casi aperti istruiti dall’avvocato romano, e
          altrettanti i conti Ior gestiti direttamente da lui. I postulatori laici
          sono tanti, ma qualcuno – come Ambrosi e l’avvocato Silvia Correale
          – sono più gettonati di altri, forse perché più bravi e svelti, capaci di

          portare le cause in porto in tempi rapidi.
             “Per quanto riguarda la sezione miracoli, il primo che ci è stato
          segnalato è avvenuto a Pittsburgh e ha avuto come protagonista il

          bambino F. Fontana. Dal punto di vista canonico tutti i passaggi
          sono stati compiuti regolarmente, fino alla presentazione del
          processo alla Congregazione delle cause dei santi. Ma proprio
          quando la ‘positio’ era pronta ad andare in discussione, ci è stata
          segnalata la presenza di un caso ancor più eclatante, quello di un

          neonato, di nome James F., di Peoria, resuscitato dopo sessantun
          minuti di arresto cardiocircolatorio. Dovendo scegliere tra uno dei
          due, abbiamo optato per questo secondo... Anche qui le cifre poste

          in bilancio si comprendono facilmente tenendo conto del grande
          lavoro fatto per portare avanti due miracoli, dall’inizio alla fine.”
             Il caso dell’arcivescovo e telepredicatore americano Fulton John
          Sheen, descritto dalle note spese del postulatore Ambrosi, è
          esemplare. Il conto Ior destinato alla beatificazione a fine 2008

          aveva un saldo di 39 mila euro, mentre i costi annuali sono quasi
          tutti legati all’onorario di Ambrosi. Che prende dalla fondazione
          Sheen 10 mila euro, mentre altri 1600 euro se ne vanno per

          “decreti di validità”, la nomina del relatore, e altre scartoffie
          imposte dalla congregazione. L’anno successivo i costi crescono: il
          postulatore prende altri 18 mila euro, le spese tipografiche per la
          rilegatura de “la positio, la relatio et vota” costano altri 7500 euro,
          le traduzioni oltre 6 mila. La gestione della causa ha un costo fisso di

          2 mila euro, ma ogni sospiro dei legali dello studio Ambrosi ha un
          prezzo. Nel 2010 i fan del futuro beato sono costretti a spendere
          altri 71 mila euro per nuove traduzioni, mentre l’onorario del
   72   73   74   75   76   77   78   79   80   81   82