Page 79 - Avarizia
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in Europa, dagli attori che vogliono santo il medico tedesco Heinrich

          Hahn (le uscite contabilizzate sempre nello stesso arco di tempo
          arrivano a 75.952 euro), dalla causa per il missionario sloveno nato
          alla fine del Settecento Friderik Baraga, primo vescovo della diocesi

          di Marquette in Michigan (costi schizzati a 95 mila euro, tutti pagati
          dalla chiesa locale grazie a offerte e finanziamenti), da quella per il
          servo di Dio Engelmar Unzeitig le cui uscite, tra il 2008 e il 2013,
          sfiorano gli 82 mila euro, e infine da quella per la canonizzazione di
          Clelia Merloni, delle apostole del Sacro Cuore di Gesù: per due anni

          di lavoro Ambrosi prende onorari che superano i 100 mila euro. “Un
          lavoro molto complesso, che ha richiesto un’intensa collaborazione
          tra il personale del mio studio e le suore attrici della causa,”

          chiarisce il legale in una nota mandata al Vaticano. Ma, a sorpresa,
          l’avvocato specialista nel trovare miracoli il 5 settembre 2013 scrive
          una lettera all’amico cardinal Amato, spiegandogli di non poter
          inviare i movimenti completi di decine e decine di pratiche. Come
          mai? Ambrosi rivela che fino a pochi mesi prima i fondi di tutte le

          cause di cui è postulatore confluivano nei suoi conti personali
          (cointestati con la moglie) che poi erano stati scorporati in modo da
          assegnare a ciascuna causa il proprio conto. Per quanto riguarda gli

          anni precedenti, tuttavia, Ambrosi invoca il diritto alla privacy: gli
          estratti conto rivelerebbero non solo i movimenti delle cause
          postulate, ma anche le entrate e le uscite della sua famiglia. Il
          cardinale Amato, pare, non ha avuto nulla da ridire. In Vaticano la
          privacy è sacra.

             Fare un santo può costare un occhio della testa. L’arcivescovo di
          Paderborn, per vedere beato il prete antinazista Franz Stock, in
          cinque anni ha speso 208 mila euro, in gran parte finiti allo studio

          Ambrosi che – anche in questo caso – è il postulatore della causa.
          Stavolta molte spese sono state fatte in America, a San Francisco,
          dove nel 1998, per intercessione di Stock, un uomo sarebbe guarito
          dal cancro. “A San Francisco è stato arduo trovare gli argomenti
          giusti per convincere i medici curanti a collaborare e in special

          modo a presentarsi in tribunale per deporre... È stato molto
          complesso trovare il raccordo tra la visione della Francia e della
          Germania in tempo di guerra: ricordo che Franz Stock, tedesco, ha

          trascorso gli anni più proficui del suo apostolato in Francia,”
          dichiara per iscritto il legale per giustificare ancora una volta, “cifre
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