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che all’apparenza potrebbero sembrare elevate.”
Il principe dei postulatori ha un’attività decisamente fiorente: tra
dicembre 2012 e gennaio 2013 alcune suore carmelitane della
Pennsylvania gli versano 31 mila euro per iniziare la causa di
Therese Lindenberg, mentre due mesi dopo incassa altri 25.500
euro dall’associazione “Unione di preghiera per la pace tra i popoli”
intitolata a Carlo I d’Austria, l’ultimo imperatore asburgico fatto
beato nel 2004 che i fan vogliono santo al più presto: le fatture di
Ambrosi riguardano una “consulenza vescovo di Santa Fe” (6000
euro) e “consulenze richieste dal tribunale ecclesiastico” (18 mila
euro), mentre i viaggi del legale e di un suo assistente negli Stati
Uniti per la ricerca del miracolo regale sono arrotondate: 10 mila
euro precisi precisi.
Sarà un caso, ma le canonizzazioni più costose sono quelle in cui
gli attori sono congregazioni e ordini religiosi statunitensi, in media
assai più ricche di quelle del Sud America o dell’Asia: per Nelson H.
Baker, il reverendo e vicepostulatore Paul Burkard in sei anni ha
speso per esempio 88 mila euro, la società di devozione per padre
Edward Flanagan in nemmeno due anni ne ha tirati fuori 41 mila,
l’arcidiocesi di Oklahoma City che vuole beato Stanley Francis
Rother circa 101 mila.
Anche i tedeschi non badano a spese: sempre seguiti dallo studio
Ambrosi, i preti dell’arcidiocesi di Friburgo per la causa di Bernardo
di Baden hanno investito solo tra il 2010 e il 2013 oltre 98.800 euro
(13.500 solo per la trascrizione di “un processo storico manoscritto
in latino, molte centinaia di pagine,” spiega il legale romano),
mentre dal 2009 al 2013 le Povere suore francescane
dell’Adorazione perpetua di Olpe, paesino di 25 mila anime della
Germania centrale, invece di seguire gli insegnamenti parchi di san
Francesco, hanno deciso di girare 126.895 euro sul loro conto allo
Ior per beatificare Maria Theresia Bonzel, creatrice dell’ordine e
assurta agli onori degli altari il 13 novembre del 2013.
Dunque, per vedere santificati i fondatori e antenati più illustri,
monsignori, vescovi e confraternite si dannano l’anima, e sono
disposti a versare a Roma e alla fabbrica vaticana fiumi di denaro.
Per le comunità cattoliche sapere che un proprio beniamino siede al
fianco del Signore è motivo di rinnovata fede e orgoglio locale, e le
varie Chiese, da secoli, non si fanno sfuggire un’occasione così