Page 82 - Avarizia
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devono partecipare: il patentino per entrare nel giro delle

          santificazioni, insomma, lo dà la Chiesa. Inoltre fino all’inchiesta
          voluta da Francesco il controllo sui costi è stato minimo. E poca
          attenzione è stata data ai possibili conflitti di interesse nel business

          della tipografia, una delle voci più costose di ogni causa: l’unica
          società che ha il monopolio per stampare i documenti da depositare
          presso la Congregazione delle cause dei santi è la Nova Res srl a
          piazza di Porta Maggiore, il cui pacchetto di maggioranza è in mano
          alla famiglia dell’avvocato Ambrosi, che – secondo i dati della

          Camera di Commercio di Roma – solo nel 2013 ha ottenuto dalla
          Nova Res ricavi per 621 mila euro.
             I controllori mandati da Francesco hanno puntato l’attenzione

          anche sui movimenti contabili della causa di beatificazione di
          Theophilo Matulio (il nuovo postulatore dichiara alla Congregazione
          “di non possedere informazioni dettagliate sulle spese” del suo
          predecessore), sul conto Ior della postulazione generale dell’Ordine
          dei Minimi (dove il conto veniva usato anche per prestiti ad

          personam), sugli investimenti finanziari di congregazioni
          colombiane di Medellín transitati sui conti destinati, in teoria, ai
          servi di Dio. “Per quanto attiene alle pratiche ricevute dalla

          postulatrice Silvia Correale, si segnala che, nella loro generalità, le
          cause in oggetto risultano particolarmente carenti di giustificativi e
          di descrizioni, sia per le voci in entrata che per le voci in uscita,”
          spiega Versaldi al prefetto della Congregazione Amato, richiedendo
          pure “la documentazione a supporto delle uscite per un catering da

          10 mila euro” necessarie alla beatificazione di François Nguyên van
          Thuán; rilevando “le eccessive movimentazioni in denaro contante”
          effettuate dal postulatore Paolo Vilotta per la canonizzazione di

          Isabel Cristina Campos; e chiedendo “maggiori dettagli, in
          particolare sulle voci in uscita” per la beatificazione di Eduardo
          Francisco Pironio. “Infatti non risulta presente un bilancio che possa
          in qualche modo dare un’idea dell’impiego delle risorse a
          disposizione di tale causa che, sebbene definita ‘poverissima’ dalla

          postulazione, in definitiva non appare poi così povera.” Ma il papa e
          i suoi uomini si lamentano dell’assenza di fatture che comprovino le
          spese e il lavoro svolto da postulatori, medici, traduttori ed esperti

          vari. “Questa Congregazione constata che nel passato non era in uso
          chiedere né fatture né ricevute e, pertanto, una documentazione
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