Page 16 - Avarizia
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Affitti d’oro
Lasciate Parigi, Londra e Lucerna, la caccia al tesoro prosegue a
Roma. Dopo l’Apsa l’altro grande proprietario vaticano è
Propaganda Fide, la Congregazione per l’evangelizzazione dei
popoli guidata dal cardinale Fernando Filoni. Un colosso finanziario
che al 2012 possedeva titoli e conti bancari per circa 170 milioni di
euro, e appartamenti nella Capitale iscritti a bilancio per una
novantina di milioni. Una cifra ridicola: secondo la stessa Cosea i
gioielli sparsi per le zone più belle di Roma valgono “450 milioni”.
Rischia anche questa di essere una valutazione troppo bassa: se in
passato stime giornalistiche esagerate arrivavano a ipotizzare per
Propaganda un tesoro vicino ai 9 miliardi, è probabile che i
cinquecento appartamenti di Propaganda distribuiti in una
sessantina di palazzi nelle zone più eleganti e lussuose di Roma
valgano perlomeno un miliardo.
La congregazione, nata per diffondere il verbo di Gesù negli
angoli più lontani e poveri del mondo e che ha il compito di
coordinare le missioni evangeliche nei cinque continenti, possiede
immobili e appartamenti mozzafiato a piazza di Spagna, nelle vicine
vie della Vite e via Sistina. È proprietaria di mezza via Margutta e di
attici meravigliosi in via del Babuino. Un portfolio che, grazie a
donazioni costanti da parte dei fedeli, si ingrandisce di anno in
anno: tra box, fabbricati e terreni, il numero di immobili in tutta
Italia sfiora il migliaio, ma il 95 per cento delle proprietà è
concentrato a Roma e in provincia.
Per metterle a reddito la congregazione le affitta. Non ai comuni
mortali, ma a chi se lo può permettere, meglio se vip o politici. Se il
conduttore di Porta a Porta Bruno Vespa paga 10 mila euro al mese
per duecento metri quadrati a piazza di Spagna (a chi sostiene si
tratti di una cifra bassa per uno degli attici più belli del mondo, il
giornalista replica che ha investito mezzo milione di tasca sua per la
ristrutturazione) sono o sono stati inquilini di Propaganda Cesara
Buonamici del Tg5, lo stilista Valentino (che ha affittato un intero
palazzo a piazza Mignanelli per i suoi uffici), il vicedirettore della
Rai ed ex sottosegretario leghista del primo governo Berlusconi
Antonio Marano, il giornalista Augusto Minzolini, alcuni dirigenti dei
servizi segreti, l’ex commissario Agcom Giancarlo Innocenzi, il
boiardo di Stato Andrea Monorchio, l’ex presidente dell’Enac Vito