Page 12 - Avarizia
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Caccia al tesoro


             Leggendo il bilancio mai pubblicato dell’Apsa, si capisce che parte
          importante del tesoro immobiliare del Vaticano è confluito proprio

          nell’organismo presieduto da monsignor Domenico Calcagno.
          Creata nel 1967 da Paolo VI contemporaneamente alla prefettura
          degli Affari economici, l’Apsa custodisce da mezzo secolo asset

          mobiliari e immobiliari “destinati”, spiega la Pastor Bonus con cui fu
          costituita “a fornire fondi necessari all’adempimento delle funzioni
          della Curia romana”.
             In realtà la storia dell’ente inizia molto prima. Se nel 1878 Leone
          XIII decise di formare un primo ufficio che amministrasse i beni

          rimasti al Vaticano dopo la presa di Roma del 1870, nel 1926 papa
          Pio XI dispose con un motu proprio la nascita dell’Amministrazione
          dei beni della Santa Sede, antenata dell’ente come lo conosciamo

          oggi. Nel giugno del 1929 al nuovo dicastero se ne aggiunse un
          altro, l’Amministrazione speciale della Santa Sede, costituita “allo
          scopo” spiega il Vaticano “di gestire i fondi versati dal governo
          italiano [cioè dal regime fascista di Benito Mussolini] alla Santa
          Sede in esecuzione della convenzione finanziaria allegata al Trattato

          del Laterano dell’11 febbraio 1929”.
             I due dicasteri vengono fusi quarant’anni dopo dentro l’Apsa. Che
          viene divisa in una “sezione ordinaria”, che adempie ai compiti

          prima riservati all’Amministrazione dei Beni della Santa Sede
          (gestione del personale vaticano, della contabilità, dei dicasteri) e in
          una “sezione straordinaria”, erede della vecchia Amministrazione
          speciale. La caccia al tesoro deve partire da qui, perché è qui che
          vengono conservati i beni mobili e il patrimonio immobiliare che fa

          capo alla Chiesa.
             Le prime indicazioni del bilancio di cui siamo in possesso ci
          indicano di volare su Parigi, prendere un taxi e farsi portare a rue

          de Rome, vicino alla centralissima place Vendôme. Al civico numero
          4 una società francese controllata dall’Apsa possiede infatti alcuni
          tra i più prestigiosi immobili della città. Si chiama Sopridex Sa, ha
          avuto inquilini famosi (come l’ex presidente François Mitterrand,
          l’ex ministro Bernard Kouchner e sua moglie Christine Ockrent) e

          oggi ha attività iscritte a bilancio che arrivano a 46,8 milioni di euro.
          Il personale comprende, leggiamo nel bilancio, “un direttore, tre
          dipendenti, addetti alle pulizie”, e la bellezza di “sedici portieri”.
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