Page 14 - Avarizia
P. 14
spiegò nel 2005 lo storico John Pollard – gli investimenti ecclesiastici
durante la Grande Depressione. Per la precisione fu il banchiere
Bernardino Nogara, nominato nel 1929 numero uno della neonata
Amministrazione speciale, a costruire l’immobiliare inglese.
Pezzo grosso della Banca commerciale italiana, già consigliere
della Santa Sede per la stipula della convenzione finanziaria dei
Patti lateranensi, fu Nogara a gestire i risarcimenti ottenuti da
Benito Mussolini. Una valanga di denari: ai 750 milioni di lire liquidi
(depositati inizialmente proprio sui conti della Banca commerciale)
si deve infatti aggiungere un miliardo di lire in titoli di Stato. Il
professore di storia economica Maurizio Pegrari, autore della voce
biografica “Nogara” sulla Treccani, ricorda che prima del suo arrivo
gli investimenti finanziari “erano di norma affidati a banchieri
europei – svizzeri, tedeschi, francesi, olandesi e inglesi – che si
appoggiavano alle nunziature apostoliche presenti in questi paesi”.
Un sistema farraginoso e in alcuni casi persino “dilettantesco, a
causa,” continua Pegrari, “della mancanza di specifiche capacità di
molti nunzi e dello stesso segretario di Stato di allora Pietro
Gasparri. L’arrivo di Nogara portò ordine e competenza”. Di fatto, il
banchiere trasformò l’Amministrazione speciale in una specie di
merchant bank che operava dappertutto. Non solo in Italia e in
Europa, ma anche negli Stati Uniti (dove la raccolta dell’Obolo di
San Pietro era assai cospicua nonostante la Grande Depressione) e
in Argentina.
Nogara investì rapidamente i soldi ricevuti dai fascisti in azioni,
obbligazioni e, ovviamente, nel mercato immobiliare, attraverso la
creazione di società all’estero. Una scommessa che ha funzionato, e
che ancora oggi dà i suoi frutti. D’oro. Se la holding parigina ha
“attività” per 46,8 milioni, quella londinese è proprietaria nel centro
città di case e palazzi, inclusi i negozi di lusso in New Bond Street e
i locali della gioielleria Bulgari. Anche la sede della banca Altium
Capital, all’angolo tra Saint James’s Square e Pall Mall, secondo
un’inchiesta del “Guardian” è stata acquistata dalla Grolux
Investments per 15 milioni di sterline. La gestione degli immobili
londinesi, a cui si aggiungono case e terreni a Coventry, fa
guadagnare al Vaticano altri 38,8 milioni. Attraverso l’archivio della
camera di commercio del Cantone di Lucerna, inoltre, scopriamo
che la holding inglese aperta nel 1933 è gemella di un’altra società,