Page 102 - Avarizia
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presenti all’udienza e i giornali di mezzo mondo (tranne quelli
italiani, che non hanno scritto una riga sulla vicenda), provocando
un diluvio di polemiche.
Se le persone violentate da preti australiani hanno firmato lettere
in cui parlano di “vergogna e oltraggio”, Tapsell ha ipotizzato che il
cardinale voglia solo proteggere i soldi della diocesi “nascosti in un
trust che controlla immobili” da possibili risarcimenti milionari
ordinati dai giudici.
Le prime controversie sulla figura di Pell risalgono a oltre dieci
anni fa. Nel 2003, quando Giovanni Paolo II decise di promuoverlo
con la porpora, furono molti a biasimare apertamente Wojtyla.
Ultraconservatore, oratore schietto dotato di grande ironia, Pell
qualche mese prima era stato infatti costretto ad autosospendersi
dalla carica di arcivescovo dopo essere stato accusato di abusi
sessuali su un ragazzino di dodici anni. Un’infamia da cui fu
scagionato nel 2002 per mancanza di prove. Non solo. Se nel 2008
un’altra presunta vittima incolpò il cardinale di aver coperto un
sacerdote maniaco (alcune lettere assai imbarazzanti firmate da Pell
furono rese pubbliche da un programma d’inchiesta della tv
nazionale Abc), i progressisti ricordano che il presule ex campione
di football australiano è stato portato in tribunale anche da un ex
chierichetto, John Ellis. Nel 2007 i legali del cardinale furono
costretti ad ammettere gli abusi compiuti da un prete poi deceduto,
ma riuscirono a convincere la Corte d’Appello che “la Chiesa non
esiste come entità legale”. La causa è costata alla diocesi di Pell la
bellezza di 750 mila dollari, ma la sentenza ha permesso alla Santa
Sede di risparmiare milioni di dollari di risarcimenti.
Difficile battere uno come Pell. Furbo, intelligente e scaltro, è
figlio di un barista di Ballarat, città di ottantamila anime a cento
chilometri da Melbourne. Affabile con tutti (capacità appresa
servendo alcolici dietro il bancone del pub di famiglia), riuscì da
bambino a sopravvivere a un tumore al collo, appassionandosi negli
anni al football australiano, al canottaggio e al pugilato. Iniziò a
frequentare il seminario nel 1960, poi volò a Oxford dove ottenne un
dottorato in Storia della Chiesa. Nel 1996 il grande salto, quando
viene nominato – su volere della gerarchia vaticana che ne
apprezzava l’intransigenza dottrinaria – vescovo di Melbourne.
Dopo aver risanato i conti della diocesi grazie all’aiuto del suo