Page 100 - Avarizia
P. 100

personale, Danny Casey, con un appannaggio da 15 mila euro al

          mese. Esentasse, naturalmente. Il monsignore per il suo
          commercialista di fiducia vuole il meglio. Così la segreteria gli ha
          pure affittato una casa da 2900 euro al mese a via dei Coro-nari e ha

          pagato arredi di qualità per l’ufficio e per l’abitazione: le tabelle
          segnano alla voce “tappezzeria” 7292 euro, quasi 47 mila euro per
          “mobili e armadi” (tra cui il “sottolavello” da 4600 euro), oltre a
          lavoretti vari da 33 mila euro.
             Spulciando i rendiconti di spesa si scopre che il cardinale (o uno

          dei suoi segretari) ha messo in nota spese anche gli acquisti fatti al
          negozio Gammarelli, sartoria storica che dal 1798 veste la curia
          della città eterna: in genere i porporati pagano di tasca loro tuniche

          e berretta, ma stavolta la segreteria ha fatturato direttamente abiti
          per 2508 euro.
             Il nuovo boss del Vaticano non ha risparmiato nemmeno per i
          viaggi. Il “Ranger” per andare da Roma a Londra lo scorso 3 luglio
          ha speso 1103 euro. Un prezzo da business class. Quando vola, il

          cardinale al lusso non rinuncia mai: quattro giorni dopo si è fatto
          rimborsare dal suo ministero un volo Roma-Dresda, in Germania, da
          1150 euro, un altro per Monaco da 1238, mentre lo scorso

          settembre la Scuola dell’Annunciazione del Devon, di cui
          l’ultraconservatore è diventato “patrono”, ha dovuto sganciare per
          un Roma-Londra 1293 euro. Pell e Casey si accomodano in business
          anche quando devono partire per Malta, dove vanno ad ascoltare i
          consigli del finanziere Joseph Zahra. Ma sono tutti gli uomini vicini

          al cardinale a volare in business, da lord Christopher Patten (ex
          presidente della Bbc che dovrebbe riformare la comunicazione della
          Santa Sede) all’industriale di Singapore George Yeo, membro della

          Commissione per la riforma del Vaticano. Qualcuno, in segreteria,
          ha provato a fargli notare che in Vaticano “chi predica bene deve
          razzolare benissimo”, pare senza successo.
             Se lo zar che dovrebbe fare spending review ha speso più denari
          del previsto, contemporaneamente i risultati della sua azione

          tardano a manifestarsi. Le invidie dei colleghi sono tante, le
          resistenze pure, i tempi biblici della curia leggendari, mentre è
          innegabile che i capi dei vecchi dicasteri sono assai restii a mollare i

          loro tornaconti. Ma anche le gaffe dell’australiano pesano sullo
          stallo: il prelato non solo ha irritato le gerarchie quando ha parlato
   95   96   97   98   99   100   101   102   103   104   105