Page 79 - A spasso con Bob
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Una postazione fantastica
NELLA vita non avevo preso molte decisioni e, tutte le volte che negli ultimi dieci
anni mi si era presentata una buona occasione, avevo sempre tergiversato. Adesso,
però, non avevo perso tempo ed ero sicuro della mia scelta.
Il nuovo lavoro aveva avuto subito un impatto positivo sulle mie abitudini e su
quelle di Bob e la nostra esistenza aveva acquistato un ritmo diverso. Lavoravamo
da lunedì a venerdì, anzi a essere sincero, eravamo impegnati tutta la settimana,
sabato e domenica compresi.
I primi quattordici giorni non avevamo mai saltato una volta dato che Big Issue
era un settimanale e il nuovo numero usciva di lunedì. Iniziavamo a metà mattina e ci
trattenevamo in Covent Garden fino al tramonto, il tempo necessario per vendere un
intero pacco di giornali.
Da quando Bob era entrato nella mia vita, ero diventato molto più responsabile,
ma questa nuova esperienza mi aveva fatto maturare ulteriormente. Dovevo essere
organizzato e preciso se volevo guadagnare e visto che non potevo farne a meno, il
cambiamento era stato un passo obbligato.
Fin dall’inizio mi ero sforzato di capire come trasformare questa attività in un
business e per uno come me, che aveva trascorso gli ultimi anni nel caos, non si
trattava di un gioco da ragazzi. Per esempio non me l’ero mai cavata bene con il
denaro e avevo sempre vissuto alla giornata. Adesso mi sorprendevo come cercavo
di bilanciare le entrate e le uscite.
Ovviamente in quelle prime due settimane di prova c’erano stati anche momenti di
sconforto, ma li avevo superati.
Uno dei problemi maggiori di questo lavoro è che non puoi restituire gli invenduti,
così se fai male i calcoli e compri più giornali del necessario, ci rimetti di tasca tua.
Se il sabato ti rimangono ancora cinquanta copie da piazzare, be’, vuole dire che hai
sforato perché il lunedì successivo quei giornali sono buoni solo per il macero.
Altrettanto rischioso è comprare un numero di copie troppo basso; se le finisci subito
perdi potenziali clienti e quindi anche degli incassi.
L’altro elemento da tenere in considerazione è che la qualità del giornale non è
sempre costante. Ci sono settimane con articoli interessanti e si vende facile, mentre
altre in cui il contenuto non è all’altezza e si fatica a smerciarlo, soprattutto se in
copertina non c’è una rockstar o la locandina di un film appena uscito. Il che,
nell’ottica di noi venditori, non è poi molto corretto, perché siamo noi a pagarne le
conseguenze.
Mi ci volle un po’ per trovare il giusto equilibrio.
La trasformazione più importante che questa attività aveva operato nella mia vita
non era certo sul piano economico. Guadagnavo ancora soltanto lo stretto necessario
per sopravvivere e le entrate della settimana erano già finite il lunedì mattina. Così,
un paio di volte, mi ero presentato al presidio del mio coordinatore e, se trovavo