Page 352 - La cucina del riso
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Sardegna
PAStICCIO DI BIetOLe e RISO
Ingredienti (per 6 persone): 1 kg di foglie di bietola selvatica, 350 g di riso Arborio
di Sardegna, ½ cipolla, 700 ml di latte, 100 g di formaggio vaccino grattugiato, noce
moscata, olio extravergine di oliva, 2 uova, sale.
Preparazione: lavare e lessare le bietole in acqua salata, scolarle e saltarle in olio con o
senza (a piacere) cipolla tagliata a fettine sottilissime. Saltare e rosolare con le bietole
anche il riso. Quando riso e bietole saranno ben asciutti, far raffreddare e aggiungere
il formaggio, le uova e una grattugiata di noce moscata. Mescolare bene e sistemare
il composto in una pirofila. Aggiustare di sale e aggiungere tanto latte quanto ne basta
per far cuocere il riso al punto giusto, lasciando il pasticcio umido e con una pellicola
dorata in superficie. Infornare a 180 °C per circa 20 minuti tenendo sotto controllo la
cottura e, se necessario, aggiungere ancora latte bollente. Servire caldo.
in “Riso della Sardegna”, ad evidenziare un’offerta più ampia, ormai molto
apprezzata sui mercati. In funzione di questo, si estendono le tipologie di
prodotto offerto, nelle diverse varietà che compongono un catalogo estre-
mamente ampio, tra le quali: Carnaroli, Roma, Arborio, Aromatico, Ribe,
Parboiled integrale e non.
La riseria è pioniera, sino dalle origini, nell’accogliere innanzitutto
il riso prodotto localmente, anticipando di decenni la commercializzazio-
ne del riso a chilometro zero, in nome di un’offerta di qualità. Una delle
finalità perseguite in campo nazionale anche dai Ministeri dell’Agricoltura
dell’epoca, cui si deve l’istituzione dell’ente Nazionale Risi.
Nel 1950, viste le potenzialità offerte dall’area, l’ente Nazionale Risi
aprì una sua sede ad Oristano, con la finalità di migliorare le conoscenze
professionali dei risicoltori e dei tecnici addetti alle coltivazioni. vennero
quindi forniti dallo Stato, una volta tanto tempestivamente, gli indispensabi-
li supporti tecnici, fondamentali per espandere con successo la produzione
locale di riso, sia destinato alla produzione di sementi elette, sia all’imme-
diato consumo alimentare.
Il riso quindi, per l’Oristanese e per la Sardegna intera, rappresenta
un’entusiasmante avventura agraria e imprenditoriale dei primi anni Cin-
quanta, che ha dato, e continua a dare, frutti eccezionali.
Itinerari di Cultura Gastronomica 351