Page 354 - La cucina del riso
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Sardegna






                       RISOttO ALLA BOttARGA DI MUGGINe
                  Ingredienti: 1 piccola baffa di bottarga di Cabras, ½ lt di brodo di pesce, 300 g di
                  riso Arborio di Oristano, 1 bicchiere di Vernaccia di Oristano, 2 spicchi di aglio,
                  1 ciuffetto di prezzemolo, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale.
                  Preparazione: preparare del buon brodo di pesce e tenerlo in caldo. versare l’olio in
                  un tegame, aggiungere i due spicchi d’aglio, farli soffriggere leggermente e toglierli
                  prima che prendano colore. Unire il riso, farlo tostare e bagnarlo con la vernaccia
                  lasciando sfumare a fuoco vivo. Aggiungere pian piano il brodo di pesce ben caldo,
                  aggiustare di sale e, mescolando continuamente, portare a cottura. fuori dal fuoco
                  mantecare con abbondante bottarga grattugiata e servire guarnendo con poco prezze-
                  molo tritato e alcune sottili fettine di bottarga.


                     Oggi la risicoltura costituisce uno dei motori principali dell’economia
                 agricola  di  Oristano  e  provincia.  Questo  alimento,  tuttavia,  continua  ed
                 essere ai margini della cucina popolare locale. Soltanto negli ultimi decen-
                 ni, si è affacciata alla stessa, in modo più deciso.
                     Le ricette, presenti da oltre trent’anni sulle tavole dell’area dell’Ori-
                 stanese, possono quindi considerarsi ormai nella tradizione cucinaria della
                 zona. esse si basano sull’impiego, oltre che del riso prodotto in loco, delle
                 materie prime e dei condimenti naturali più pregiati, diffusi in zona.




                 NEL RESTO DEL TERRITORIO


                     Non si hanno notizie precise, né particolari indizi, sul periodo in cui il
                 riso sia stato introdotto nella cucina sassarese e delle aree limitrofe, quali
                 l’Anglona, la Nurra, il Logudoro e la Gallura. tuttavia, per le vicissitudini
                 storiche che hanno interessato queste aree, si può ritenere che sussistano
                 ottime probabilità che questo sia avvenuto durante la presenza della corona
                 spagnola nell’isola che, come accennato, è stata particolarmente lunga. Così
                 come la mancata ampia diffusione del riso, nella cucina locale, possa essere
                 attribuita alle motivazioni già espresse in precedenza.
                     Il  riso,  quindi,  si  è  inserito  ai  margini  della  tradizione  cucinaria  di



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