Page 208 - La cucina del riso
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Toscana






                       RISOTTO ALLA TOSCANA
                  Ingredienti: 350 g di riso superfino, 50 g di polpa di manzo macinata, 1 ventriglio,
                  1 fegatino di pollo, 1 lt di brodo, 1 cipolla, 1 gambo di sedano, 1 carota, 1 cucchiaio
                  di concentrato di pomodoro, 1 bicchiere di vino rosso, 8 cucchiai di olio extravergine
                  di oliva, formaggio grana grattugiato, sale, pepe.

                  Preparazione: tritare finemente il sedano, la carota e mezza cipolla e far soffriggere in
                  padella con l’olio; unire la polpa, il ventriglio tagliato a pezzettini e il fegatino di pollo
                  affettato sottile. Una volta insaporito, spruzzare il tutto con il vino. Salare, pepare e
                  aggiungere il concentrato di pomodoro sciolto in acqua calda. Portare a cottura. In
                  un’altra casseruola, soffriggere in 3 cucchiai di olio l’altra metà della cipolla, affettata
                  sottile, aggiungere il riso, farlo tostare e mescolare con un cucchiaio di legno. Unire
                  poco alla volta il brodo. Quasi a fine cottura, aggiungere il sugo precedentemente
                  preparato e il formaggio grattugiato.



                 di riso che richiede invece un altro prodotto, sicuramente di miglior effetto
                 e anche di minor costo. E accade che, in dispensa, si trovino diversi tipi di
                 pasta ma di riso solo un pacchetto, sia che si debba fare una minestra o un
                 contorno.
                     I tipi di riso di “matrice” italica presentano, come norma, un grano
                 largo e perlato, mentre quelli asiatici e americani sono lunghi, stretti e
                 traslucidi. È per questo che i nostri risi si prestano alla preparazione dei
                 risotti.
                     Il riso ha una struttura cellulare e una porosità variabili, che si diver-
                 sificano a seconda delle varietà. Per ottenere un buon risotto, è necessario
                 scegliere il giusto riso, soprattutto fra le qualità più perlate, cioè quelle
                 che presentano una struttura meno compatta all’interno del grano, dove
                 sono presenti più spazi occupati da gas, i quali, durante la cottura, saranno
                 riempiti da grassi e lipidi contenuti nei condimenti prima di essere com-
                 penetrati dal liquido di cottura.
                     Così come per le carni, anche per il riso si utilizza il termine “salda-
                 tura”, che sta ad indicare la riduzione della porosità del grano esercitata
                 mediante i grassi. A parte l’assonanza fonetica, la saldatura poco ha in
                 comune con la “tostatura”, termine che si riferisce alla durezza che viene



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