Page 27 - Raccolta amplissima di canti popolari
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              raarice etc. etc. E quesli esempii da me rac-  SAHCTE, M. MAGDALENE
              colli non sono die brevissimo saggio di quan  IPSA PECDLIAR1TER ADORI
              ti se ne trovaiio nei diplomi normanni, e  AD DEIИ PRO ME РЕССАТОН1
              chi vuole puö ammassame infiniVi. Come ¡    COR 10 MEO CANTARE
              nuovi venuti, i norni delle citlá e delle perso  DELL0 VERO NARRARE
              ne non immutarono; cosi pure lafavella, di   HULLO NE DEPARTO
              nécessita, conservare, imparare e usare do    ARDO MlLLEslMO
              ve ttero. E dagli addotli esempii si conosce  CHRISTI SALUTE CENTESIMO
              non solo i nonii proprii dei luoghi e dél   OCTUAGESIMO QUARTO.
              ie persone essere siciliani, ma si pure i
              verni, i segnacasi, gli articoli, i generi, le  Inoltre Perticari rapporta , nell'Amor pa
              desinenze , i peggioralivi , etc. e nessuno  trio di Dante, p. 184 , Milano 1817, Pi-
              di essi ha semblanza araba o greca o la  scrizione da lui trovata nella campagna di
              tina.                               liorna :
               A mostrare come nell'islesso tempo par-        1S0VG*T
              lavasi in Italia e meglio in Toscans , basta  EOSTEVL ES10VET,
              ricordarsi le opere all' uopo pubblicate, tra
              cui la Memoria d'lreneo Año, quella di Do  da Bartolomeo Borghesi spiegata :
              menico Borsoccliini sullo stato della lingua
              in Lucca avanti al mille, i monumenli mar-   Г SOn Vn GATto
              morei o di bronzo, e le vaste collezioni del  E L' OSTELIo sE nE glOVA.
              padre dell' istoria italiana , Ludovico Mura-
              tori. lvi si legge: Mvdidatem de casa mea  Girolamo BarufTaldi , nella Prefazione alie
              infra civüatem, cum gronda sua libera ;  Rime scelle de' poeti ferraresi , pubblica
              Sua volúntate dava; ¡dio onnipotens; casa  quest' allra memorabile epígrafe:
              solariala; numero Ire; /ice; uno porcello ;
              gaüucií; ponlicelli; orticello; orto; fenile;  Il mille cento Irentacinqiie nato
              calsato e vestilo; colonna; rio; torio ; al  Fo questo lempio a Zoizi consacrato
              legro; ptcctont; fratello; soltó monte, fos  Fo Nicolao scolptore
              sa; bosco; eravamu alia siciliana ó in do  E Glelino fo lo auctore.
              cumento luccbese del 786 ; ire ad marito ;
              la quale; casalino, il numero vinti; com-  Non trascrivo il marino florentino degli
              mare; caslagneto, e altri mille e poi mille  Ubaldini , riferilo da Vincenzo Borghini :
              e tutti anieriori al secólo XI. La lingua era  Discorsi deU'aruie delle famiglie fioientine,
              falta, vi mancava la cote per espolirla ; e  p. -27, Firenze per i Giunti, 1585—per la
              non che noi da' barbari, essi da noi e dal  sua lungbezza , ma ¡vi é Г istessa lingua
              latino presero i vocaboli a manate, e ne in-  più ingentilita.
              gemmarono le lor selvagge parlature.  Ma sopra lutte è notevole la seguente epí
                Nei secoli XI, XII e XIII troviamo do-  grafe pubblicata dal Di Giovanni ed esi-
              cuinenti fulgentissimi della sicula lingua non  stente in Erice, accosto Trapani :
              solo, ma quel chè più monta al nostro as-
              sunto, uniformi in Sicilia, Toscana, Corsi  Sepultura di Angila di
              ca, Sardegna e nelle continentali provincie  Coppula et Theodora
              della siciliana monarchia. Nel camposanto   et delle q. sua madre et
              di Pisa fu scolpito:                           figlia lantum
                                                                1000.
                     A ni DODICt GIDGNO ИСП1.
              )J< ПОВЕ VAI P VIA PREGANDO DELl'AIHMA MU  Lungamente fra me dubitai se qui regi
              SI СОКЕ TD SE EGO KCl SICCT EGO SD TU DEI  strar dovessi il documento riferito dal Mor-
                            ESSERE.               so , Palermo áulico , Giornale di Scienze
                                                  lettere ed arli per la Sicilia , Tomo X, da
              Nel tempio di Monreale leggiamo sul bronzo:  lui riteuuto dell' anno 1153. Taluni ami-
              Eva serve a Ada; Caim uccise frate suo  ci miei lo stimarono posteriore ; io tlopo
              Abel; Josep Maria puer fuge in Egillo;Bat-  averio osservato, non mi risolsi ad abbrao
              tistcrio; iuda trad\ Cristo. In un marino  ciare questa o quell' altra opinione. Dol
              di Firenze riferilo dal Borghini :  ía sua antichilà non è da dubitare, e Mor-
                                                  so non ne dubita ; ma considerando quell,
                        DE FAVORÊ НТО             degli altri stati italiani.di época certa, ras
                      GRATIAS REFERO CRISTO       soinigliare a questo perfettamente, corne ш
                      FACTUS 1Л FESTO SERESE     fac-similé al suo originale , me ne valgo
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