Page 23 - Raccolta amplissima di canti popolari
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20 PREFAZIONE
l'istesso anno , di Magonza dell' 817, se- qui cennato di noi e dell' Italia è superflue,
guendo quello diTursi dell' 81-2, sancivano mi è utile investigare la lingua nostra nel-
i sermon i de' vescovi fossero volgati ut Г época saracenica. Tutti i popoli, i quali o
oinnes intelligerent pactum quod deo fe- per virtii di armi o di lettere sentono al
ctrent. Quindi nel santuario di Fulda il tamente di se, vogliono conservare integra
sacerdote italiano capi il penitente spagmio- sin'anco la supreinazia della propria favella.
lo, il ouale parlava il volgare , come rac- Gli ateniesi dannarono a morte gli amba-
conta Rodolfo Monaco' nella vita di S. sciatori persiani, perché osarono parlare in-
Lioba. nanzi al popólo nella loro barbara lingua; i
Ma raccogliendo le ali e fermandoci alia romani parlavano latino aqualsiasi gente; la
Sicilia , nei diplomi bisantini rinvengo la rivale di Roma, Cartagíne, vietava apparare
Qsonomia e le forme del rustico o volgare il greco; i saracini si valsero dell' arabo, ina
che dice si vnglia. La differenza soslanzia- il popólo seguí a giovarsi della prístina par
le délie lingue sta nelle forme, e già la titura, e gli stessi dominatori volere o non
sinlassi latina era fontalmente cambíala. I volere, quando dovevano nominare oggetli
diplomi di quell' época banno aspetto de- siciliani o paesi o monti o individuare i
gli atti ecclesiastici , notarili o governativi nativi, allora valevansi della favella volga
de' popoli d' occidente, vergali cioé in pe- re. Poche opere noi serbiamo di quest'epo-
riodi italiani con parole bárbaro-latine. La ca famosa e dettate da slranicri, ancora ¡I
lingua letteraria era perduta; esistea quel- 3 volume della Storia dei Musulmani di Si
la di transizione usata dal popólo , e ado- cilia di M. Amari non è completo , a la
peravasi con la maschera delta leilararia. sua Biblioteca araba, pubblicata in Gol-
Questo il carattere de' diplomi insulari, e tinga, ci è ignota; quando quesli hbri si
di quanti ne emanavanoda' governi in quel avranno, potra raccogliersi larga messe pel
tempo; riprova del predominio della lingua nostro argomento. Pure Novario nel descri-
nostra. La quale vie ineglio s' appalesa get- vere il luogo ove avvenne la prima batta-
tando gli occhi su quei vetustissimi monu- glia della conquista, lo nominó precisamen
incnli. Allora il greco e il latino erano sca- te la Balata, come il Gregorio Г interpre
duti, e se Michèle III avea ragione a chia- ta (2). Nelle storie di Amari trovo il nomo
mare barbárico il linguaggio di cui servi- del Comune di Grotte presso Girgenti, che
vasi nello scrivergli Papa Nicolô I., ail' in gli arabi tradussero Ghird-n, grotta, caver
versa ed a buon dritto, il papa potea chia- na: Polizzi, По>./5, citlà; Mineu 828; cá
mar dell' istesso modo il linguaggio adope- sale Platanu 839, che gli arabi scriveano
rato dair imperatore. — In quelle carte, an- IMâtanu , perché la loro ortografía non
no 592, io leggo la tenuta di Massa múra permette incominciare una voce con due
te; di Baja, 597; ov' è da notare che quel consonant!. L' imperatore Federico nel 121 1
murato dal verbo murare è prettamente concedette queslo cásale alia chiesa di Pa
roba nostra: ne trovo esempio del concilio lermo. ¡Vella Cronaca cantabrigense leggia-
Narbonense, anno 598; (Dufresne, Glossa mo: arcem sánete« Agathœ , e questo no
rium). E massa parimenti è voce occiden me si trova anche nella descrizione di Pa
tale (ivi). Nei diplomi raecolti da M. Gio lermo d' Ibn Haukal. Nella geografía nu-
vanni di'iiovanni sono tante masserie con biense sta scritto: sanctum Philippum, Pa
i massari da superare ogni desiderio. Da terno—da Pater—non— , Sancta Anasta
onde Massa-Nunziata, Massa-Oliveri, Mas- sia , Gerami, Montibus Capitii, Galiano,
sa-S. Giorgio, Massa-S. Nicola, Massa-S. flumen Rombolu, questo nome è tratto dal
Gregorio , Massa-S. Michèle ; e sin anco la voce siciliana rummulu, vera onoinato-
Massari, Cásale posseduto dall' arcivescovo pea dello strepito del fiume corrente; Cam-
di Messina, a cui nc fu coiifennata la pro- marala , Sperlinga, Roccam Basilii . Ca-
prietà dall' imperatore Fedeiico nel 121!, stilionem, Flumen frigidum, Montalbano,
e og£¡ è viva la denominazione di Massa- ecclesia s. Marco, flumen Allabu, flumen
ro a villici, perche cultori e abitatori dél Platanu; aggiungi la Bimt per Pinit ( gli
ie Masse. Aggiungi conduttori per gabel- arabi non usano il p) riferita da Edrisi ,
loti , fittuarii, voce usata sin dal 44Í fra ove parla di Ducchieri, cioé la Pinila, per
noi (i;. ch' ivi si parla di un bosco di pini, pine-
Siccome per l'epocabisantina quanto ho tum , e ancor oggi all' Etna noi diciamo
(x) Amari, Storia de' Musulman! Toi. i, p. to. variante di qualcho Ms. Tulte le nostre marino e
DuTrrsnc, Glossarinm. i nostrí monti han luoghi che Balata si appella-
(a) Amari , p. »66, dice essor PaJata il nomo no, o eerto non li halleistirono <l;il vilo e igimlis-
del greco capiuio uonfitto da Aicd ; puö «»er limo greco.