Page 128 - Raccolta amplissima di canti popolari
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AL CAV. G10YENALE VEGEZZI RUSCALLA 123
Ruggieri, né a persone piu ¡donee e prali- siuganno, quando ¡nvece di un'.inalisi filo
ehe poleva rivolgerini. Io ignoro questo ba- lógica Ira il dialetlo lombardo di Sicilia e
stardume di lombardo iiúnUlligibile и quai quel del l'ienionle ; invece di assennale с
si'isi allro fuorchè a chi lo udopera : ho utili osservazioni e confronti; invece di com
ció dtllo e ripeto. L'origine di quesl'uliimi, pletare il qiiadro da me slampato , molti-
la li'TO pronunzia, l'esser qui iinmigrali dal plicame le colonne , estendere alie varie
Monferralo , è ricanlato sino alia nausea; Ierre della Lombardei superiorc il parallé
chimique puö riscontrarlu alle pagine 48--Í6. lisme (lel:e sei catégorie da me prodotle, e
E quasi pievedendn dovennelo niegare il De arricchirlo di coiisiiiiili e larghe licerche;
Gnbertialis, lo ripctei nel 1858 al t!om. Co- si, quale nun fu il mio disinganno al tro
slantino Nigra negli Scliiarimenli, che gli vare, invece, replico, di tulto cio , essersi
diressi peí dubbii proniossiiui .sulla Prefa- lulto a prelesto queU'ai'gomculo per Iravisa-
ziotie ai C.anli Popolari, espressamenle in re , o ripetere corne nnovo quel che io n-
vitándolo a sludiare il parallelbmo della veva dello e ridelto , atlrihuendoini e opt-
parI,i ta del Monferralo e dei Lombardi di nioní ¡tartamente ananzate, e avère impro
Sicilia (i). priamente chiamalo inuitelligibile a noi il
Mi seuibra non es.-ersi ponto esprimcre sii'iilo-lombarilo, e per lino di averio scrit-
ne piu cliiaraniente, ne più replicatameute, to inesattameiite?
perché persone cui fossero noti i linguaggi Esaminiamnlo, с all'istess'ora aggiungia-
piedemontani, avessero chiosato il gergo mojalounchè di quanto intéressa conoscerc
loinbardo-siculo, ecuuipletato le lavóle com su quest' astruso argoniento.
parative da me evulgale. In quanto alla lo
ro provenienza , cioé derivare dall'antico § I-
Monferralo, non esistea ¡I inenonio dubbio,
né per me , né per Toinmaseo, né per Co- Opinioni slortamcnle avánzale
slanlin« Nigra, ne per P. Emilia ti i Giudiri,
ne per Giusto Grion, ne per Alessamlrod'An- * Ma prima di tulto, io debbo conlradi-
cona , né per C-hatinet , ne per Isidoro la « re—sonó parole del mió esaminatore—
Lumia , n¿ per lei, mio illustre ainico, in « alia opinione slortainenle avánzala da quel
somnia per nessuiio di quauli parlarono di « benemérito cultoie delle memorie sicule,
quel mio libro. Difalti il Tominaseo scrisse 11 che e il Sig. Lionardo Vigo, cioé aver
nel Monferralo per aver nolizie e riscontri « contribuito a quelli che nggi si chiamano
a ïalisfare le mie inchieste, e nun pole ve- 1 dinletti lombardi in Sicilia, i lontjobar-
nirne a termine per altrui colpa. E da lei, <• di passoti con Hoberlu Giiiscardo e Rug
Sig. Giovenale, altemleva io questi sehiari it giern Brasa a militare in Sicilia Se cs-
menli, ed a lei li richiesi da lonlauo per « si avessero uni falto una stabile colonia
letlera , e qnindi a voce dopo die ebbi la 1 doviemino avere oggi nei villaggi lombardi
ventura di conos'-er'a di prrsenza. Ne a « dell'isola , non 1111 dialetlo lombardesco ,
tanto mi arreslai , dapnicbè ne feci parola « ma un dialetto lungobardn; il che, dove
rosta pin Tolle a' rhiarissimi Gorresio e « fo--se, per ilii'hiararlo, dovi<bbe areinger-
Flecrhia. ma sempre invano, lalc.be lasciai » si all'opera qualche ennlilo sc.nidinaoo
1'eroica Torino scuorato ili rimanere incom ■t piii presto die un italiano, puro 'aligue,
pleta Г opera da me iniziata (2). i quale ¡o , con la veneranda asceudenza
All'apnre il Politécnico, al irovarvi die i dei miei avi, mi vanto. Politécnica рад.
il siciliano Michèle \ mari invilava il suo « (¡09 ».
De Giibernatis a tenergli ragionamtnto dei Anzi tullo dichiaro aver io detto che i
Ciinli lombardi. che vivuno in Sicilia, che loinbiidi mitit'iron'i con Roberto e lluggie-
a ciô fare gli avea dato ad tsaminare (sic) ro, come p'ió verificar si leggendo la pag.
il mio volume, supposi essere alla peidnc, 47, colonna '¿.* del mió 'ihro prima edi-
dopo un decennio, sodisf.itto quel desiderio zione Costero imn lasciarouo vesligio; le
mio e del pubbüco. 'la quale non fu il di- colonie vennero di poi, e lutt'ora sopravvi-
(0 V. // Mondo Illustraio N. \. iSSS — La (ea rompiere il livoro an nie desi-lcrato roa i soli
Srirnza e ta L«tteratura, anno i. vol. в. pflg. n, te -tí e quadri pubblirnli nel isi> . Da q'n'H* uomo
|H5S. Lo Sprfta ore di Firenre anno IV, n. «So po*ili»o cli'e^ti i», r.tceolNo con intl fe.^o Hlii.ho li.le
i85**. Percio r -plient uiicnl era stato da шс slnmpa- vcrbali, pronomilli , a^^,>lliv.ili о le comp гб clic
lo, с rittampalo quindi in Calania, t alc-rim, eFircnio monferrine с proreniali, n qiaP uopo do^c'le «cio-
nel 1^57 e i454 prOTPnire le no.tre colonie lombarde rinare cronnebe с eudarvi soprr» lun^¡o le;ni o; finnl-
dal Monferrato. inent*' ha coinpiuto le suc riccrcbi' eoortlirandolo
{i) L'illu»tre Vegeiii Ruscalla, come egli stesio mi in quattrn Miixiorie »ulle culonii- lombarde di Sici
paleta con foglio del primo nuggio 1868, non po- lia, che ^pi,ro redrinuo prcitv I • slnmpa.