Page 94 - Sotto il velame
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toglie via il mare, al soffio d'un vento forte e bruciante per tutta la
           notte (flante vento vehementi et urente tota nocte); e l'acqua si di-
           vide.
              Qui è la buia campagna, vicino a una spiaggia. Soffia un vento
           che brucia. Non l'interpretò Dante come luce vermiglia cui balena
           il vento? Dunque l'Acheronte si divise per lui? Il fatto è che que-
           sta divisione delle acque è simbolo del battesimo, il simbolo di
           quella via, per la quale si va nella terra promessa, fuggendo dalla
           lunga schiavitù, giungendo alla patria abbandonata, al porto della
           salute, a Dio. Questo ebbe in mente il poeta?
              E allora come traversò? Qual'è il più lieve legno che lo portò?
           Poichè Dante non ozia con le parole. Il nostro battesimo è nella
           morte del Cristo. Per questo si ha il segno della croce sull'acqua
           lustrale; e lo stendere , che fa Moisè, la mano sopra il mare, cui
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           Dio toglie via, è appunto figurazione della croce. E l'arca, per la
           quale il genere umano si salvò dalla sommersione nelle acque del
           diluvio, anche l'arca è imagine della croce. E la croce è detta il
           «legno» o il «legno della croce»; e questo «legno», dice e ripete
           S. Agostino, è la nave per passare il mare di questo secolo, e que-
           sta croce si deve abbracciare per non essere presi e inghiottiti dal
           gorgo di questo mondo. Udite, e basti per tanti altri, questo passo:
           «Tu eri buttato là lontano da quella patria. Dai flutti di questo se-
           colo è interrotta la via, e non c'è per dove passare in patria, se non
           vi sei portato dal legno (nisi ligno porteris). Esso (Gesù) divenne
           via, e ciò per il mare; quindi camminò nel mare, per mostrare che
           vi era via nel mare. Ma tu, che non puoi come esso, camminar sul
           mare, làsciati portar per nave, portar dal legno: credi nel croci-
           fisso e potrai arrivare» .
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              Che il più lieve legno sia la croce? Caron poteva dire: più lieve
           burchio, più lieve nave, vasel più lieve: ma dice più generalmen-
           te, legno. E dice più lieve, come a dire, che galleggi anche qua,


           212   Aug. De Trin. IV 20.
           213   id. In Iohann. E. cap. I tr. II 4. Vedi En. in Psalm. LXXII 5. E altrove.


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