Page 53 - Sotto il velame
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È, per conchiudere con altro luogo della Comedia, è lo stato
           dell'animo che «confusamente apprende» il bene, nel quale quie-
           tarsi. Egli non è ancora o non è più «diretto», ma al bene aspira. I
           disiri di Beatrice, in vero, al bene menavano l'amatore. Ma egli
           non era «diretto»; era fuori della «diritta via». Or ciò non vuol
           dire che il suo animo errasse «per malo obbietto»; poichè cercava
           il bene; nè «per troppo o per poco di vigore»; poichè il bene non
           lo trovava, e l'amor suo non era mai nel caso di misurar sè stesso,
           perchè non raggiungeva ciò che seguiva, e ciò che seguiva era
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           un'imagine falsa e una vanità . Nella tenebra dove Dante errava,
           non era alcuna virtù, ma non era alcun vizio.























           a malizia:

              Ha men velen, perocchè sua malizia.
              106  Purg. XVII 95 e segg.

                 l'altro (amore) puote errar per malo obbietto
              o per troppo o per poco di vigore.
              Mentre ch'egli è ne' primi ben diretto
              e ne' secondi sè stesso misura,
              esser non può cagion di mal diletto.


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