Page 413 - Sotto il velame
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la donna gentile compassionevole nella sposa e suora e figlia del-
           l'Imperatore del cielo. Egli, accortamente, insiste sulla sua «mise-
           ricordia», e batte su quel generarsi dell'amore «più per gentilezza
           di lei che per elezione di lui». Le quali due particolarità spero che
           faranno consentire i più in ciò che la donna gentile del Convivio
           sia «immagine» di Maria, come raffigura la Filosofia. In vero in
           Maria è misericordia per eccellenza. Maria nella Comedia si vol-
           ge alla Grazia, che «vien dalla Misericordia» ed è lei che la man-
           da a Beatrice. E, sopra tutto 1166 ,


                              la sua benignità non pur soccorre
                              a chi domanda, ma molte fiate
                              liberamente al dimandar precorre.

           Sì che ella adopera, la Donna Gentile della Comedia, esattamente
           come la donna gentile del Convivio, più per sua gentilezza che
           per altrui elezione.
              Dunque Dante ha modificato quell'episodio. Certo. Ma qual
           contradizione è del Convivio con la Comedia? Anche nella Co-
           media, Beatrice nell'Empireo torna al suo posto, e Dante si volge
           alla Donna Gentile. Ma Beatrice non ha punto a dolersi dell'ama-
           tor suo, che rimane fido a lei, anche volgendosi a Maria; la quale,
           nel suo senso simbolico, comprende Beatrice, come la Filosofia
           ossia l'amor della sapienza, comprende la sapienza; o come la Fi-
           losofia di Dio comprende quella degli uomini. Pur non tanto al-
           l'essenza mistica di Beatrice è fido l'amatore, quanto alla sua ve-
           race anima umana: fido nella Vita Nuova, fido nel Convivio, fido
           nel Poema Sacro. Solo una volta si straniò da lei, nella sua vita, il
           Poeta: alquanto tempo dopo la morte di lei: e questa infedeltà vol-
           le cancellare, studiandosi di dare a intendere che la donna gentile
           per la quale lasciò, poco tempo, il suo lagrimare per lei, fosse la
           sposa e suora e figlia di Dio.


           1166   Par. XXXIII 16 segg.


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