Page 386 - Sotto il velame
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Maria, o, insomma, la misericordia di Dio, così questo precorrere
è non la Misericordia, ma la Grazia di Dio. Come in mitologia se
si riconosce, metti il caso, che Athena, è il senno di Zeus, non ne
seguita che Athena sia Zeus, così in questa mitologia (sia detto
senza alcuna irreverenza) cristiana e Dantesca, nè la Misericordia
di Dio va confusa con Dio, nè la sua Grazia con la sua Misericor-
dia. E in Lucia, s'ella è la Grazia, è molto probabile si trovino le
note che alla Grazia assegnano i teologi. Di vero ella previene,
quando va a Beatrice (è la Donna Gentile che previene; ma il suo
prevenire si chiama Gratia praeveniens); sussegue, quando tra-
sporta Dante; opera la prima volta; coopera la seconda, come ella
dice chiaramente:
sì l'agevolerò per la sua via.
L'uomo è per la via del bene e del pentimento o della purgazione:
la Grazia, cooperando con lui, l'agevola. Chè la Grazia è necessa-
ria sì al principio della conversione, sì al progresso e alla perseve-
ranza 1089 . E ricordiamo la definizione di S. Agostino, maestro e
autore in questa materia. Eccola: la Grazia è «un certo aiuto di
bene operare aggiunto alla natura e alla dottrina per inspirazione
d'una sopra modo accesa e luminosa carità» 1090 . Or sappiamo non
solo perchè la Grazia si chiami Lucia, ma anche perchè l'aquila
che la simboleggia, dopo essere scesa come folgore e aver rapito
Dante infino al foco 1091 ,
ivi pareva ch'ella ed io ardesse,
e sì l'incendio imaginato cosse...
Or perchè è nimica di ciascun crudele? In questa espressione,
comunque interpretata, è certo l'idea di mitezza e di dolcezza. Lu-
1089 Aur. Aug. 5 vol. 975 d, 976 a, b.
1090 Aur. Aug. 13 vol. 306 e.
1091 Purg. IX 31 segg.
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