Page 384 - Sotto il velame
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concepì, l'unica sposa dello Spirito, è, ragionevolmente, quella
           che la via gl'impetra. Così se Dante vedrà Dio, da Maria vi sarà
           disposto. Così, se Dante ha i doni dello Spirito, per i quali ottiene
           nel paradiso i premi proposti alle sette virtù nel purgatorio; è
           l'«ancilla dei» col suo esempio che glieli ottiene. Così dunque, se
           quando rovina in basso loco, ha un soccorso dall'alto, è Maria che
           glielo porge, chiamando Lucia e mandandola a Beatrice, che
           manda Virgilio 1081 . E Dante era devoto del bel Fiore che sempre
           invocava e mane e sera 1082 .
              Lucia, la nostra fonte ci dice apertamente, chi è. È la Grazia
           della remission de' peccati; è Laban, cioè dealbatio. Dante stesso
           dichiara la ragion del suo nome. Egli dice: «bianchezza è un colo-
           re pieno di luce corporale, più che null'altro» 1083 . Lucia, dunque,
           senza più verun dubbio, è questa «bianchezza di luce», cioè deal-
           batio, cioè Laban, cioè Grazia della remission dei peccati, cioè
           Grazia senz'altro. E così Dante è fedele o servo di Lucia, come
           Giacobbe di Laban  1084 . E, come Giacobbe, serve alla «Bianchezza
           di luce», cioè alla Grazia della remission dei peccati, durante sette
           e sette, non anni, ma peccati; mortali e veniali, e così acquista set-
           te virtù, alle quali sono ascritti sette premi, che poi vedrà godere e
           godrà.
              Lucia è nemica di ciascun crudele; e invero a Beatrice parla
           pietosamente dello smarrito laggiù 1085 . È lei che trasporta Dante
           addormentato dalla valle amena alla soglia del purgatorio; ed è
           assomigliata a un'aquila che discende dal cielo come folgore; e


           1081   Vedi anche, nel Dizionario Dantesco di G. Poletto, l'articolo «Maria».
           1082   Par. XXIII 88 seg.
           1083   Conv. IV 22: «Galilea è tanto a dire quanto bianchezza. Bianchezza è un
              colore pieno di luce corporale più che nullo altro». Quando il Poeta scrive-
              va il III 5 del Convivio aveva forse già in mente questo senso mistico di
              «Grazia che vien di Misericordia» di Lucia, poichè pone a due supposte cit-
              tà il nome di Maria e di Lucia.
           1084   Inf. II 98.
           1085   Inf. II 106 segg.


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