Page 368 - Sotto il velame
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Elisi, il paradiso terrestre. E il primo ha la visione (dopo essere
           salito su un giogo di monte) 1046  delle vicende future di Roma, e il
           secondo, una visione anch'esso delle future vicende della Chiesa e
           dell'Impero: di Roma. Sin qui Dante è stato Enea e poi sarà Paolo.
              Eppure, facendo ciò che Enea, e condotto da colui che condus-
           se poetando Enea stesso agli inferi 1047 , Dante è pur Dante e cri-
           stiano. E cristiano è necessariamente il suo inferno, e sotto il
           nome di Dite si legge quello di Lucifero, e sotto quel di Gerione
           si travede quello del Serpente, e nell'età dell'oro si ravvisa il pri-
           mitivo stato d'innocenza, e nella fessura del Veglio il peccato ori-
           ginale, e presso le quattro virtù sono i sette spiriti dei condotti da
           Dio, e le tre disposizioni si risolvono in sette peccati; nei sette
           peccati, per quelli che ho persuasi, in sette peccati, per quelli che
           non m'hanno creduto e non mi credono. Sette e non più.































           1046   ib. 676.
           1047   Condurre poetando: espr. di Dante; Purg. XXII 88 seg.


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