Page 363 - Sotto il velame
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dine degli stessi peccati, mortali nell'uno, veniali nell'altro. Spari-
           sce, e si trova, come quando Beatrice lo chiamò, ed entrò a lui
           passando dall'un dei margini: da quello delle fiamme; da quello
           della mondizia di cuore, cioè della visione e della sapienza. E
           bene è dunque naturale che Beatrice parli allora del timore delle
           fiamme paurose in comparazione dell'altro timore che è inizio di
           sapienza: del timore che non si deve avere delle fiamme della
           mondizia e della visione.
              Così in quel discorso di Virgilio, che riferisce, a confortare del
           suo timore il discepolo, le parole di tre donne benedette - che pos-
           sono benissimo raffigurare le tre virtù teologali, ed essere carità,
           speranza e fede, ed essere misericordia, grazia e sapienza, e chia-
           marsi Maria, Lucia e Beatrice - in quel discorso sono adombrati i
           sette doni dello Spirito santo. Il che ci è confermato dal fatto che
           di questi divini colloqui è a capo quella Donna gentile che conce-
           pì dallo Spirito santo; quell'unica sua sposa 1033 .
              Ora i sette doni o spiriti sono anche nel viaggio per l'inferno?
           Io direi di sì. Con essi noi possiamo spiegarci quel che rimaneva
           ancora involuto, della guerra del viatore, che pativa della pietà e
           dell'ira. Abbiamo veduto alla fine del «le rovine e il gran veglio»
           la parte che hanno nella guerra la fortezza, la pietà e il timore.
              Or si può aggiungere, con la scorta di S. Bernardo, che quando
           Virgilio  dice  al   discepolo:   «Qui   vive   la   pietà   quando  è   ben
           morta»; gli inculca l'uso della «scienza», perchè la pietà non lo
           sollevi; e così gli raccomanda il medesimo uso, quando gli dice:
           «Ora, convien che di fortezza t'armi», che il timore non lo franga.
           E si può sospettare che nella Ghiaccia, avanti il peccato di tradi-
           mento o di apostasia o di superbia che tutti comprende i peccati,
           il Poeta voglia dar prova di sapienza, che tutti i doni riassume;
           chè si arma di fortezza, a consiglio di Virgilio; e da sè mostra
           d'intendere qual sia la volontà di Dio, quando percuote le guance,
           più al peccato che al peccatore; o sa usare la pietà, perchè usa

           1033   Purg. XX 97.


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