Page 251 - Sotto il velame
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           la quale la fortezza e la giustizia ancora accompagnano» . Con
           queste armi, dunque, la guerra; con questa scorta, la via: la guerra
           contro il peccato; la via verso Dio.
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              Chè in Dio è la pace, alla quale il Poeta aspira . E a Dio egli
           va, risalendo per i peli di Lucifero e mettendo il capo dove il dia-
           volo ha le gambe. La via a Dio è per il contrario di quella del pec-
           cato. Il che il mistico Ugo di San Vittore dichiarò in un luogo che
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           mi par certo che Dante conoscesse . «Il diavolo è alla nostra de-
           stra, quando colui che cadde dal cielo, assoggettandoci nel con-
           sentimento al peccato, sale su noi. Quando noi cadiamo, il diavo-
           lo sta ritto (erigitur); quando noi sorgiamo egli è abbattuto». E
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           così Lucifero sta eretto per i peccatori :

                              Lo 'mperador del doloroso regno
                              da mezzo il petto uscia fuor della ghiaccia;


                                                                  647
           ma Dante, di lì a poco, lo vede «le gambe in su tenere» . Dante
           ha trionfato di lui. E nello scendere di grado in grado, ha sempre
           avuto lui alla sinistra; al contrario dunque che l'avrebbe avuto, se
           fosse stato peccatore; e in ciò è un continuo contrasto, un conti-
           nuo battagliare col principio del male; che è alla destra di chi pec-
           ca, e alla sinistra di chi si converte. Ma non in solo ciò s'ha a ve-
           dere il segno di questa guerra. Come Dante finisce col salir sul
           diavolo e vederlo arrovesciato sotto sè, il che è il trionfo ultimo,
           così passa i fiumi inguadabili, e mediante il parlare ornato di Vir-
           gilio, si fa lasciare il passo dai demoni, e cavalca i mostri dell'a-
           bisso.


           643   ib. 16, 51. Cfr. 13, 37.
           644   Sulla pace di chi serve a Dio, la quale si ottiene dopo la guerra contro i
              vizi, vedi, tra altro moltissimo, de civ. D. XIX 27.
           645   Hugo de S. V. Vol. II Miscellanea II 14. Diabolus vi è interpretato (come
              però da altri sovente) deorsum fluens; e Dante dice «dal ciel piovuti».
           646   Inf. XXXIV 28 seg.
           647   ib. 90.


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