Page 248 - Sotto il velame
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e ricorda che il suo discepolo «la sa tutta quanta» . E infine, con
uno splendore che illumina tutti i miei poveri argomenti e tutte le
mie umili giravolte dietro il viatore del mistero raggia «la luna
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tonda» che significa la prudenza .
Dante ha sanata la ferita della concupiscenza nel secondo cer-
chio, venendo meno di pietà avanti Francesca; quella dell'infermi-
tà passando lo Stige e respingendo Filippo Argenti; quella della
malizia attraversando il primo cerchietto; quella dell'ignoranza,
per sè, nel cimitero degli eresiarche; quella dell'ignoranza compli-
cata con la ingiuria, nei due ultimi cerchietti. La libertà e la pru-
denza innate ha riacquistate nel vestibolo e nel passo d'Acheronte
e nel limbo; la temperanza e la fortezza passando lo Stige; la giu-
stizia passando Flegetonte: la prudenza avanti i mal veggenti del-
le arche e avanti i dietro veggenti della bolgia quarta.
La pietà della quale vien meno al principio, qui all'ultimo deve
essere morta, come morta ha da essere la viltà sul proprio entrare
dell'inferno.
XII.
È una guerra, questa di Dante: quella guerra che è ad ogni trat-
to inculcata, contro i vizi. «Non si comanda sui vizi senza conflit-
to» dice S. Agostino: il quale trova tale guerra raffigurata nello
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sterminio che Moisè ingiunse, degli adoratori dell'aureo vitello .
E soggiunge: «Contro i vizi ci comanda d'infierire il salmo (4, 5)
quando dice, Irascimini et nolite peccare. Contro i vizi ci coman-
da d'infierire l'Apostolo (Col. 3, 5) quando dice, Mortificate le
vostre membra che sono sopra la terra etc.» Questa guerra il me-
631 Inf. XX 114.
632 Vedi più su a pag. 41. La prudenza è significata dal «carbonchio che allu-
mina la notte». Brunetto, Tesoro, Vol. III prologo.
633 De civ. D. XIX 26.
634 Contra Faustum XXII 92.
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