Page 223 - Sotto il velame
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appunto quelli del pantano; vedremo quelli di Cocito. Ora perchè
il Flegetonte non bolle nel suo sangue i più rei, sì i meno? Certo
Dante trovò più appropriato il bollor dell'onda rossa a quelli che
dieder di piglio nel sangue; forse Dante era ispirato dalla fossa
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piena di sangue cui Annibale disse bello spettacolo ; sì che tro-
vò giusto fare che le anime non possano svellersi più dalla vista
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che al loro «ciglio» fu sì gradita . Vero o probabile che ciò sia,
Dante mostra per chiari indizi che egli diverge dalla sua norma,
qui; poichè avendo stabilito che il fiume sia d'una pena e d'un
peccato l'un estremo come la rovina è l'altro, qui finge che esso
riconosca Flegetonte solo all'ultimo, quando egli è nell'ultimo gi-
rone che punisce la colpa più grave, ossia la violenza contro Dio,
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mentre la riviera rossa e' l'ha veduta nel primo .
Maestro, ove si trova
Flegetonte?
Ma egli attese, oltre che a tutto il resto, anche a dichiarare che la
violenza o malizia con forza o bestialità era un peccato contro la
giustizia; e ciò non poteva meglio dimostrare che immergendo nel
bollor vermiglio quelli dei violenti che in esercitar la giustizia
non avevano servato ordine. La giustizia; o la vendetta, che sono
sovente la stessa cosa e hanno, sì presso Dante e sì presso i dotto-
ri, lo stesso nome. Ora noi dobbiamo ricordare che avendo il Poe-
ta accolto (come ormai ha da essere poco dubbio) la teorica delle
quattro ferite, qui sarebbe la ferita a cui è contraria la giustizia: la
ferita della malizia in genere. Ed esso pur dovendo, per gli altri
suoi concetti morali e poetici, qui collocare un peccato in cui non
è intelletto e c'è solo, di ciò che è peculiare agli uomini, la volon-
549 Seneca, de ira II 5: dove è haec non est ira, feritas est, e l'altro esempio di
Voleso che, passeggiando tra i cadaveri de' suoi giustiziati, esclamò: o rem
regiam!
550 Inf. XII 103.
551 Inf. XIV 130 seg.
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