Page 177 - Sotto il velame
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peccato che lo precede, il disordine nell'intelletto. Flegetonte si
           trova nell'unico cerchietto della malizia con forza. E naturalmente
           è a basso, e a basso scende nel piano inclinato del cerchietto, fin
           che nel cerchio ottavo (secondo cerchietto della malizia) cade con
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           grande rimbombo . La malizia con forza è senza intelletto, e in
           ciò è più leggiera colpa che la frode che segue; ma ha un fine ed è
           quindi con volontà, e in ciò è più grave dell'incontinenza che lo
           precede. Questo cerchietto ha una rovina a capo e un fiume in
           fondo, come può essere in un piano inclinato sì, ma unico. Stige
           scende visibilmente dal quarto cerchio nel quinto, dove impaluda.
           Il quarto cerchio punisce una specie d'incontinenza di concupisci-
           bile, l'avarizia; e il quinto l'incontinenza d'irascibile. Una rovina è
           capo di tutti i cerchi dell'incontinenza, cioè in quello della lussu-
           ria; e un fiume paludoso in fondo. Dunque, riassumendo, tra una
           rovina ed un fiume si trova punita nell'inferno, prima la inconti-
           nenza di concupiscibile e d'irascibile, poi il disordine nella volon-
           tà, poi il disordine anche nell'intelletto. Le tre rovine dunque,
           come i tre fiumi a cui elle corrispondono sono in relazione indu-
           bitabile con la  vulneratio di Beda. Il peccato originale indebolì
           queste quattro potenze dell'anima, sì da agevolare quelle quattro
           specie di peccati.
              Quattro? Ma sono tre. Sì, tre disposizioni: incontinenza, mali-
           zia con forza e malizia con frode. Ma l'incontinenza è duplice, di
           concupiscibile e d'irascibile. E così sono quattro. Ma allora per-
           chè Dante non ha coi quattro fiumi limitato al basso queste quat-
           tro forme di peccato; e invece ne ha lasciato fuori uno, l'Acheron-
           te, e due forme ha ridotte a una?
              Vediamo. S. Tommaso dichiara che la vulneratio ha destituite
           quattro potenze, che abbiamo vedute, del loro ordine a quattro
           virtù. Quali sono queste? Le quattro virtù cardinali: prudenza,
           giustizia, fortezza, temperanza. Capovolgendo come prima, ve-
           diamo che le quattro forme di reità, corrispondenti alle tre rovine

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