Page 163 - Sotto il velame
P. 163

sentisse amor, per lo quale è chi creda


                              più volte il mondo in Caos converso:
                              ed in quel punto questa vecchia roccia
                              qui ed altrove tal fece riverso.

           Altrove: cioè nel cerchio dei lussuriosi. Altro Virgilio non sa nè
           può sapere, e anche della ruina prima non si rende ragione se non
           ora, veduta la ruina seconda. Ora, dunque, se ne rende ragione.
           Alla morte del Redentore l'inferno tremò. Parve venuto il caos,
           che è prodotto dall'amore degli elementi simili per i loro simili.
           Parve che l'inferno si annullasse in una rovina totale. Così come
           la morte del Redentore spezzava la porta dell'abisso, frangeva e
           colmava l'abisso. Or come il disserrar della porta significa la libe-
           razione del peccato originale, questo rovinar delle roccie signifi-
           cherà la liberazione del peccato attuale. Ma come la porta fu per
           molti o per i più infranta in vano, così la roccia fu per molti o per
           i più invano rotta. Onde il lamento e le bestemmie dei peccatori
           carnali avanti la ruina, come degl'ignavi avanti la porta.
              Ma vi è una terza rovina. È in Malebolge. Malacoda lo dice, e
           dice anche il tempo della rottura :
                                          388

                                                  giace
                              tutto spezzato al fondo l'arco sesto
                              .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .
                              Ier, più oltre cinqu'ore che quest'otta,
                              mille dugento con sessanta sei
                              anni compiè che qui la via fu rotta.

              Anche questa rovina fu dunque causata dal medesimo terremo-
           to, che l'altra, cioè le altre. Ma se per questo il diavolo dice il
           vero, non dice il vero in altro. Chè, come quegli che è bugiardo e



           388   Inf. XXI 107 segg.


                                         163
   158   159   160   161   162   163   164   165   166   167   168