Page 162 - Sotto il velame
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modo che è espressa dalla porta infranta? Per scendere dagli spal-
di della città roggia al primo dei cerchietti, che è della violenza,
Dante con Virgilio prende 385
via giù per lo scarco
di quelle pietre che spesso moviensi
sotto i suoi piedi per lo nuovo carco.
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Era una rovina anche quella .
Era lo loco, ove a scender la riva
venimmo, alpestro...
Qual è quella ruina, che nel fianco
di qua da Trento l'Adice percosse
. . . . . . . . . . . . .
cotal di quel burrato era la scesa,
e in su la punta della rotta lacca...
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Era una rovina; chè a Dante pensoso dice Virgilio :
tu pensi
forse a questa rovina...
e ne dà la spiegazione, così. Quand'esso discese la prima volta nel
basso inferno quella roccia era intera. Poco prima
che venisse Colui, che la gran preda
levò a Dite del cerchio superno,
da tutte parti l'alta valle feda
tremò sì, ch'io pensai che l'universo
385 Inf. XII 28 segg.
386 ib. 1 segg.
387 ib. 31 segg.
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