Page 15 - Sotto il velame
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Beatrice saliva da carne a spirito; e Dante pien di sonno abbando-
nava la verace via. La donna gentilissima, agli angeli eternamente
vigili che cantano intorno al suo carro, indica in certo modo l'età
in cui ell'era quando morì, per dir quella in cui il suo pentito ama-
tore si addormì e smarrì. Perchè ella sa che l'età di lei è unita da
un vincolo misterioso a quella di lui: l'una è a capo, l'altra in fon-
do al medesimo anno; come Dante scrisse nel libello della Vita
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Nuova : «quasi dal principio del suo anno nono apparve a me, ed
io la vidi quasi da la fine del mio nono». Quando dunque ell'era in
su la soglia della seconda età, cioè della gioventù che vien dopo
l'adolescenza «la quale dura infino al venticinquesimo anno»,
Dante aveva passata questa soglia, e non si sarebbe potuto più
dire adolescente.
Eppure in quel medesimo libello Dante racconta che almeno
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un anno egli rimase fedele a Beatrice fatta de' cittadini di vita
eterna, e che solo «alquanto tempo» dopo l'anniversario, si mosse
a pietà di sè vedendo la pietà d'una gentile donna giovane e bella
molto: il che fu un togliersi a Beatrice e darsi altrui. Fu dunque un
anno e alquanto tempo dopo: eppur Beatrice afferma agli angeli
vigili:
Sì tosto come in su la soglia fui
di mia seconda etade, e mutai vita.
Vogliam dire che Beatrice esageri, per cogliere ragione addos-
so all'amatore? che le sue parole non vadano prese a lettera, come
di sensitiva amatrice? Per me, crederei più probabile che il poeta
pareggiasse i tempi e i fatti per qualche suo fine d'arte e di dottri-
11 Vita Nuova (ed. Casini) I.
12 V. N. XXXIV: In quello giorno, nel quale si compiea l'anno, che questa
donna era fatta de li cittadini di vita eterna, io mi sedea in parte, ne la quale
ricordandomi di lei disegnava uno angelo sopra certe tavolette... ib. XXXV:
Poi per alquanto tempo...
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