Page 13 - Sotto il velame
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che gli altri amori vi stanno in disagio e pericolo: come i piccoli
           della capinera nel nido ove si aprì l'ovo del cuculo. Ai giovani
           dunque mi rivolgo. Io posso accertarli che questa via che loro
           mostro, è la buona.
              Ma certo bisogna camminar molto per giungere alla meta.
           Fare la storia di certi concetti mistici, compararli e sceverarli un
           per uno, ci condurrà a leggere più esattamente nel pensiero di
           Dante.
              Ora a me pare che sì la Minerva Oscura e sì questo volume
           siano la pur tenue cosa; un filo, siano; ma un filo che può guida-
           re, o giovani, le vostre orme in un laberinto. Svolgetelo con fidu-
           cia: vi condurrà alla luce. E conduca esso anche me tuttavia.
           Chè io vorrei, come segno che al mondo non venni in vano, la-
           sciare un «Comento» della Divina Comedia!, E aspettando e spe-
           rando che mi sia lecito il farlo, vi prego in tanto di lavorar con
           me, o giovani ingegni, o puri cuori.
              Con un «poeta»?
              Che poeta o non poeta! Rispondete a chi vi introna gli orecchi
           col solito, «È un poeta! un poeta! poeta!», rispondete, o giovani,
           che le poesie si fanno pur con lo stesso cervello che le prose. Ri-
           spondetegli, o giovani, interrogando: Sai tu chi è Matelda? sai tu
           perchè ha gli occhi luminosi? sai tu come Virgilio conduca a Ma-
           telda, e Matelda a Beatrice? sai tu quale è il nome, in mistero, di
           Virgilio? sai? Studio e amore! studio o amore!


                                                GIOVANNI PASCOLI.

                     Messina
               nel maggio del MCM.











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